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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Non cerca il denaro: anzi lo spende per le anime. Certo del suo lavoro, l’apostolo aspetta il necessario; ma questo gli basta, non mira a rendite o a farsi ricco; non vive in affanno per la vecchiaia. Non sceglie il campo di lavoro col solo criterio della retribuzione; non è appassionato difensore dei suoi diritti. Le anime sono il suo massimo guadagno; egli è tutto per loro; le serve senza far calcoli: è felice se si salvano.
Non cerca la consolazione del cuore, la gratitudine, la devozione, l’attenzione, la riconoscenza: sono una specie di sensualità spirituale. Quindi non si scoraggia quando tali cose vengono a mancare. Se, anzi, il dolce tepore delle simpatie viene a mancare, l’ingratitudine e le critiche si fanno sentire, pare acquisti nuova virtù e fermezza, correggendo se stesso e lavorando soltanto per il Signore. Se gli insuccessi sono l’amara conclusione, egli è pago di aver lavorato per Dio, di aver amato, di una serena fiducia che nessuna pena dell’apostolato sarà senza l’irrorazione della grazia.