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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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(144)     NASCITA DEL MAESTRO

 

       1.o  Il Figlio di Dio Incarnato è via, verità e vita. Egli è il modello e la via sino dal primo istante dell’Incarnazione specialmente dalla nascita.

       Era predetto che il Messia sarebbe nato a Betlemme.

       Giuseppe e Maria abitavano a Nazareth. Un editto di censimento li obbliga a recarsi a Betlemme per dare il loro nome alla città originaria di Davide da cui discendevano. Viaggio disagevole e lungo. A Betlemme non trovano posto al piccolo albergo del paese; né sono accolti


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dai parenti nelle loro case. Si rifugiano, allora, in una grotta per passare la notte almeno al riparo dalle intemperie. Ed ecco, proprio in quella grotta, a mezza notte, viene alla luce, come raggio di sole attraverso il cristallo, il vezzoso Bambinello Gesù.

       Nasce tra due animali, come un giorno morirà tra due ladroni; nasce in una grotta non Sua, come un giorno sarà deposto in un sepolcro non Suo; viene collocato in una mangiatoia su un po’ di paglia, come morirà ignudo sopra il legno della croce.

       Egli stesso sceglie la stalla, mentre è padrone di scegliere la reggia. Ma vuole insegnarci l’amore alla povertà e darci esempio di distacco dei beni e averi umani. Meditiamo l’esempio di Gesù.

      




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