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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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(147)     VITA A NAZARET – I

 

       1.o  Giuseppe e Maria, ogni anno, nel tempo stabilito dalla legge, si recavano al tempio di


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       Gerusalemme. Quando Gesù raggiunse i dodici anni fu pure condotto al tempio in occasione della Pasqua. Adempiute le prescrizioni e cerimonie legali con gran perfezione, ripresero la via di Nazaret. Ma Gesù, ad insaputa di Maria e Giuseppe, si fermò a Gerusalemme. Credendo essi che fosse nella comitiva camminarono un giorno; si accorsero, alla sera, che Gesù mancava. Ritornati a Gerusalemme, Lo ricercarono con premura e dolore, finché Lo ritrovarono dopo tre giorni, nel tempio. Stava seduto in mezzo ai dottori; li ascoltava ed interrogava; e gli astanti stupivano della Sua sapienza e delle Sue risposte.

       Quale il motivo di questo comportamento insolito in Gesù sempre obbedientissimo a Maria ed a Giuseppe? Lo capiamo da quanto Egli rispose a Maria: E’ necessario che io mi trovi dove si trattano gli interessi del Padre mio.

       Gesù segue la Sua vocazione. Il padre terreno ha diritti sui figli; ma prima bisogna seguire i diritti del Padre Celeste.

       La legge del Signore, la vocazione, la volontà di Dio, sono superiori alle disposizioni umane. Vi sono casi in cui occorre ricordare: «Bisogna obbedire prima a Dio che agli uomini».

       Le leggi, i comandamenti, i consigli, le imposizioni, le pretese che sono contro la coscienza cristiana non obbligano e non si possono osservare.

 

      




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