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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - I

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(155)     GESÙ È TENTATO

 

       1.o Gesù dal Giordano si reca nel deserto. Dopo un digiuno di quaranta giorni è tentato dal demonio.

       Notiamo le parole del Vangelo: «Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo» (Mt. 4, 1). Allora: cioè dopo che è battezzato, dopo che il Padre si è compiaciuto di Lui, dopo quaranta giorni di digiuno.

       L’anima può trovarsi nei momenti di maggior fervore, eppure essere tentata. Forse anche dopo la comunione: non siamo mai sicuri. Ed avviene che proprio dopo generosi propositi, il Signore li metta alla prova per vedere se essi erano davvero fermi.

       Gesù: E’ tentato il Figlio di Dio incarnato. Dunque la tentazione non disdice a nessuno; essa non è peccato; anzi, una bella occasione di meriti. Nessuno si avvilisca perché tentato; con coraggio e letizia combatta e vinca.

       Dallo spirito. La tentazione entra nei disegni di Dio: per nostra umiltà, ammaestramento e merito. E’ la sapienza e l’amor di Dio che la permettono: «Dio tentò Abramo» (Gen. 22, 1). «Beato l’uomo che dopo essere stato provato riceverà la corona della vita» (Jac. 1, 12).

       Nel deserto. E’ bene fuggire il mondo; ma non basta. Il demonio ed il corpo possono eccitarci al male ovunque; anche in un convento di


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stretta clausura; anche in Chiesa. Come nessuno è salvo, sebbene già santo; sebbene già vecchio, infermo, moribondo. Occorre vigilare sempre.

 

      




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