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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
2.o I piccoli. Gesù dichiarò che essi sono accompagnati da un Angelo. Minacciò grave castigo a chi avrebbe dato loro scandalo: «Sarebbe minor male se si appendesse al collo una macina da molino e si immergesse nel mare» (Mc. 9, 41). Egli si mise sotto le vesti di essi e ritiene fatto a Sé ciò che viene fatto a loro: «In verità, in verità vi dico: qualunque cosa avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avrete fatto a me» (Mt. 25, 40). Gesù stesso si era fatto piccolo: «Ci è nato un pargolo» (Is. 2, 6). Egli accoglieva i piccoli che Lo circondavano attratti dalla Sua bontà, e dovevano anche fare chiasso attorno a
Lui se gli Apostoli li sgridavano e respingevano. Ma Gesù li difendeva e li chiamava: «Lasciate che i pargoli vengano a me e non vogliate proibirglielo» (Mc. 10, 14); dichiarandoli degni del cielo: «Di questi infatti è il regno dei cieli» (Mt. 19, 14). Anzi li propone a modello per gli adulti: «Se non vi farete piccoli come questi fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt. 18, 3).