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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - I IntraText CT - Lettura del testo |
3.o L’amore di Gesù era il più vero: Egli dava gratuitamente. Altrettanto raccomandava ai discepoli: «Gratuitamente avete ricevuto; gratuitamente date» (Mt. 10, 8). Escludeva dal suo ministero il lucro materiale, l’ambizione, l’attrattiva naturale. Perciò condannava la vanità dei farisei i quali compivano il bene: «per essere veduti dagli uomini e per essere da essi onorati» (Mt. 6, 2). Infatti, al termine avranno l’amara delusione: «Già hanno ricevuta la loro mercede» (Mt. 6, 2). Dopo i fatti più mirabili di Sua vita, intimava il silenzio: «Non parlate ad alcuno
della visione» (Mt. 1, 44[Mt. 17,9]). Volevano crearlo re dopo la moltiplicazione dei pani, ma Egli: «Fuggì di nuovo sul monte per restarvi solo» (Jo. 6, 15). E man mano che si avvicinava al termine della vita, lo stato di povertà andava sempre più mostrandosi: viveva di elemosine; neppure le riteneva presso di sé, ma le consegnava a Giuda, che per delittuosa ironia era ladro, e morì nudo su una croce.