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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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(231)     L'EUCARESTIA – IV

 

     1.o È il Sacramento della presenza di Gesù Cristo in mezzo agli uomini, e della nostra nutrizione spirituale. Esso è il primo non per ragione di necessità; ma per la sua eccellenza.

     Contiene, infatti, non solo la grazia; ma anche l'Autore della grazia. Non vi è solo l’azione e la virtù di Gesù: ma vi è anche la Sua reale

 


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presenza. Egli viene personalmente, come personalmente vive in cielo; si sostituisce alla sostanza del pane e del vino; è il Figlio di Dio fatto uomo che viene in questa chiesa come stava un giorno nella grotta di Betlemme.

     Inoltre, questo Sacramento, a differenza degli altri Sacramenti, è in stato permanente. Negli altri Sacramenti l'azione e la virtù di Gesù Cristo sono in atto transeunte, o in un solo istante: per es. mentre il Sacerdote dice: «io ti assolvo», qui invece, per il ministero sacerdotale, nella consacrazione, Gesù Cristo discende sull'altare; ma poi vi rimane. Vi rimane finché il Sacerdote avrà fatta la comunione; l’Eucarestia si conserva, e Gesù Cristo rimane tutto il giorno, tutta la notte, finché si conservano le Sacre Specie. Si rinnovano le Sacre Specie e Gesù ancora rimane in mezzo a noi «tutti i giorni, sino alla consumazione dei tempi» (Mt. 28, 20).

 

    




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