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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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(234)     LA SANTA MESSA – III

 

     1.o La S. Messa può dividersi in tre parti: catechesi, sacrificio, comunione. Naturalmente vi è pure un'introduzione ed un ringraziamento.

 


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Questa divisione è comunemente adottata ed è di facile ed efficace comprensione.

     Gesù Cristo ha definito Se stesso: Io sono Verità, Via e Vita. Il senso di queste parole è il midollo della Dogmatica, Morale, Liturgia, nelle loro più ampie applicazioni.

     Parlando della S. Messa la divisione è chiara:

     a) Istruzione, verità, fino all'Offertorio

     b) Sacrificio, via, fino al Pater;

     c) Comunione, vita, fino al termine.

     È utile una breve spiegazione. La concezione caratteristica, riguarda le tre facoltà dell'uomo: intelletto, volontà, sentimento, le quali, benché distinte, si compenetrano, si completano, si integrano: agiscono assieme e successivamente.

     L'uomo è una proiezione meravigliosa della SS.ma Trinità; quindi fatto ad immagine e somiglianza di Dio uno e trino: Padre, Figliuolo e Spirito Santo. Nella caduta di Adamo hanno concorso le tre facoltà; e le tre facoltà ebbero a subirne le conseguenze. Nella redenzione Gesù Cristo venne a ristorare l’uomo, rifare la parte soprannaturale delle sue facoltà. Perciò Gesù Cristo è Verità, Via e Vita. Ed ecco che venne ridata luce alla mente, elevandola, anzi, a conoscenza di misteri altissimi; fu corroborata la volontà, rimessa sul trono e resa capace di una perfezione umano-divina; fu nobilitato il sentimento che può conformarsi al Cuore stesso di Gesù Cristo. Abbiamo perciò in Gesù Cristo la verità, la via, la vita.

     La Messa è il breviario dell’Incarnazione, Vita,

 


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Ministero, Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo. Veduta così la Messa ci fa:

     a) scorgere la verità divina, cibo della nostra mente, sostanza della nostra fede. Questa è amplissima nel suo oggetto, articoli, insegnamenti.

     Essi ci sono amministrati nella parte didattica della S. Messa, sino all'Offertorio; un po' di pane ogni giorno nell'Epistola e nel Vangelo specialmente. L'lntroito e l'Oremus generalmente mettono l'accento su ciò che soprattutto occorre apprendere e professare

     b) La via è segnata nella Messa alla seconda parte: seguire le orme di Gesù Cristo. «Chi vuol venire dietro di me... prenda la sua croce e mi segua» (Mt. 16, 24). Fino a che punto Gesù Cristo amò il Padre? Fino a sacrificare Se stesso: «Sia falla la Tua volontà» (Lc. 22, 42). Fino a che punto amò l'uomo? Dando tutto Se stesso: «Mi amò e si è dato alla morte per me» (Gal 2, 20). Come ristorò le cose, l'ordine celeste? Egli e la «Via» (Jo. 14, 6): in Cristo presentiamo adorazioni, ringraziamenti degni, soddisfazioni e suppliche che il Padre accoglie: Per Lui, con Lui, e in Lui.

     c) La vita divina che abbiamo per il sacrificio, ci viene partecipata per la Comunione. In questa è la grazia, l’alimento, la gioia, la soprannaturalità del sentimento. Vive allora Cristo in noi: la vita nostra quindi è cristiana.

 

    




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