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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
(235) LA SANTA MESSA – IV
1.o Frutto generalissimo. La S. Messa viene offerta dal Sacerdote a nome della Chiesa. Essa giova a tutti: a Dio, cui cresce la gloria; agli angeli e santi del cielo, ai quali porta letizia; alle anime purganti, per le quali è una rugiada celeste e refrigerante; a tutti gli infedeli: scismatici, eretici, peccatori, almeno indirettamente, affinché divengano membri vivi della Chiesa. Il Sacerdote, alter Christus1, ha il cuore di Gesù: questo comprende tutti. Il Padre celeste volle tutto restaurare in Cristo, sia ciò che è in cielo, sia ciò che è sulla terra. A tutti i bisogni provvedeva Gesù Cristo sulla croce; ugualmente sugli altari; ed il Sacerdote offre la Divina Vittima con lo stesso Cuore di Gesù. L’Imitazione di Cristo dice: «Quando il Sacerdote celebra, onora Dio, dà letizia agli angeli, edifica la Chiesa, aiuta i vivi, suffraga i defunti, acquista per sé tesori celesti». Dipende dalla Chiesa e da Gesù Cristo, principale offerente.