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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
(242) VISITA A GESÙ EUCARISTICO – I
1.o Vi è Gesù e ti chiama: «Gesù è qui e ti chiama» (Jo. 11, 28). Dal secolo XIV la pia pratica della visita al SS.mo Sacramento è andata sempre più sviluppandosi: anche con le quarant'ore, i Congressi Eucaristici, lo zelo di S Alfonso de' Liguori, del Curato d'Ars, del B. Eymard.
Il Concilio di Baltimora II già esortava: soprattutto desideriamo che i fedeli vengano istruiti sopra i grandi beni che si ricavano dalle frequenti visite all'Ospite Divino del Tabernacolo. È quindi compito del pastore di anime incoraggiare
con la parola e con l'esempio a questo piissimo dovere.
Dice il Concilio di Trento: che i fedeli secondo la pratica della Chiesa debbono a questo Sacramento massima divozione. Poiché esso fu istituito non meno perché lo adoriamo che perché ce ne cibiamo. Infatti vi è qui quello stesso Figlio di Dio del quale il Padre, introducendoLo nel mondo disse: Lo adorino tutti gli angeli di Dio. S. Alfonso scrive: «Staccandovi dalla conversazione degli uomini, trattenetevi ogni giorno per qualche tempo, almeno mezz'ora od un quarto d'ora, in qualche chiesa con Gesù Sacramentato. «Gustate e vedete quanto dolce sia il Signore» (Ps. 33, 9). Fatene esperienza; e vedrete il gran profitto che ne ricaverete. S. Giovanni Crisostomo dice: Adora et communica.1