Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

IntraText CT - Lettura del testo
Precedente - Successivo

Clicca qui per attivare i link alle concordanze

- 83 -


(248)     LA PENITENZA – V

 

     1.o La Confessione è l'accusa dei peccati fatta al Sacerdote per averne l'assoluzione e la penitenza. È obbligo confessare tutti i peccati gravi È cosa libera, ma buona e salutare, confessare almeno i principali peccati veniali deliberati. Il confessore è giudice; per questo deve conoscere le colpe nella loro realtà, le disposizioni del penitente, se possa concedere l'assoluzione;

 


- 84 -


 

i mezzi e le condizioni da stabilire per l’assoluzione e l'emendazione.

     Viene data una conveniente riparazione a Dio. Il peccato è atto di superbia e di disobbedienza: l’accusa sincera è una umiliazione, giacché il penitente si umilia riconoscendo il suo fallo e si sottomette al Ministro di Dio. E Dio: «non rigetta il cuore contrito ed umiliato» (Ps. 50, 19).

     S. Ambrogio, ascoltando le confessioni dei penitenti, talvolta piangeva dirottamente; così che essi venivano pure mossi alle lacrime.

 

    




Precedente - Successivo

Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL