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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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(249)     LA PENITENZA – VI

 

     1.o Vi è obbligo grave di accusare tutti i peccati mortali. Nessun obbligo invece di accusare i peccati veniali. Si consiglia tuttavia, di confessare almeno i più notevoli e frequenti.

     È sacrilegio orribile tacere, in confessione, anche un solo peccato mortale; e si commetterebbe poi altro sacrilegio accostandosi in tale stato alla Comunione. La vergogna, il rossore, l’orgoglio, il demonio, sono causa di molte confessioni sacrileghe, ci dicono Sacerdoti santi dopo molta esperienza nella cura delle anime.

     S. Giovanni Crisostomo scrisse: «Il demonio ispira una temeraria audacia alle anime a commettere peccati; poi suscita rossore e vergogna perché li tacciano in confessione». Un missionario di novantatré anni disse ad un Sacerdote di molto spirito: «Dopo che ho ascoltate trentamila confessioni generali, devo dire: «Per strappare al demonio ed all'inferno tanti peccatori, aiutateli a confessare tutto; spesso vi sono proprio penitenti che frequentano i Sacramenti con

 


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catena lunghissima di sacrilegi e non si decidono a romperla».

 

    




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