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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
(253) ESTREMA UNZIONE – I
1.o La Chiesa Cattolica insegna che i frutti dell'Estrema Unzione sono: La grazia dello Spirito Santo per cui vengono cancellati i peccati
che ancora vi fossero nell’anima, toglie le reliquie di essi, dà sollievo e forza all’infermo, eccita una grande fiducia nella divina misericordia, conforta l'infermo a sopportare i dolori della malattia, aiuta a cacciare le tentazioni, restituisce pure la salute del corpo se è espediente all'anima.
L'Estrema Unzione aumenta la grazia. Per riceverla si richiede d'ordinario che l'anima sia monda da ogni peccato mortale; e chi la riceve acquista una più abbondante santità; ha nuovo merito, ottiene aumento di gloria in Cielo. È grave male illudere il malato e privarlo di questo gran bene che si ha dal ricevere in tempo l'olio Santo.
Inoltre: l’Estrema Unzione conferisce grazie attuali, cioè una più viva speranza nella Divina Misericordia, poiché il demonio muove nell'ultimo periodo della vita i più forti assalti, cercando di gettare l'anima nella disperazione col ricordo dei peccati e col timore del vicino giudizio. L’Olio Santo è perciò chiamato il sacramento della speranza, come il Battesimo infonde la fede e l’Eucarestia la carità. Infonde consolazione e pazienza per sopportare i mali, compiere il distacco dalla vita e dai beni della terra, desiderare il Paradiso. Comunica fortezza all'ultimo combattimento; specialmente perché il cuore dell'uomo per i peccati passati è divenuto più debole e più inclinato al male.