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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Seconda parte

La seconda parte, dall’Offertorio al Pater noster incluso, comprende la preparazione, la celebrazione e l’applicazione del Sacrificio.

Consiste in un esercizio d’amor di Dio fatto con la volontà; perché si protesta di praticare i comandi e gli esempi proposti.


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È diretta ad onorare Gesù Cristo Via. In questa parte infatti Gesù si dimostra nostra Via specialmente sotto un triplice aspetto: Via perché soltanto in Lui, in merito al sacrificio della croce, di cui la Messa è rinnovazione, possiamo adorare e tributare a Dio l’onore che merita; rendergli le debite grazie per gli innumerabili suoi benefici; placare la sua giustizia offesa per i tanti nostri peccati e rendergli degna soddisfazione; supplicarlo per noi, per la Chiesa tutta, per il mondo e per le anime del Purgatorio.

Inoltre Gesù Cristo, nella sua mistica immolazione, si mostra nostra Via, ossia modello, nell’adempimento della volontà del Padre fino alla completa immolazione di se stesso, fino alla morte: modello di santità, anzi la santità stessa. Chi mette il piede sulle sue orme, cammina rettamente, si perfeziona, si santifica.

E non si tratta qui di simboli, di memorie o di richiami, ma della più vera realtà; si tratta di ciò che costituisce il centro di tutto il culto cristiano, della fonte unica ed essenziale della grazia, della immolazione più perfetta: è opera dell’Uomo-Dio.

Nella seconda parte della Messa, Gesù Cristo si mostra ancora Via dell’apostolo; insegna ad amare il prossimo, anche i nemici, fino


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all’immolazione di se stessi: «Ego vadam immolari pro vobis».2

Modo pratico – Consiste nel seguire e meditare, passo passo, l’azione liturgica, come intende la Chiesa.

Nell’Offertorio, in cui si prepara l’offerta della vittima per la salute di tutto il genere umano: «pro nostra et totius mundi salute»,3 si protesta a Dio di essere pronti a darci interamente a Lui. Si depongono quindi sull’altare, con il pane e il vino, tutti i beni esterni, il corpo e l’anima con le sue facoltà: mente, volontà, cuore, le pene, i bisogni: l’offerta del proprio essere e della propria vita.

Nel Prefazio, solenne preghiera di benedizione e di ringraziamento, «sacrificium laudis»,4 si fa a Dio, in unione degli Angeli, dei Santi e particolarmente del Verbo Incarnato, la rinnovazione dell’offerta di se stessi, si loda la maestà di Dio e se ne proclama la santità.

Nella Consacrazione – mentre Gesù Cristo, trasformate le nostre offerte nel suo Corpo e nel suo Sangue, si offre al Padre – si sacrifica il Cristo per essere compresi nel suo sacrificio e comparteciparvi con lui e per lui. Dopo aver pregato il Padre ad accettare l’offerta di tutto se stesso [= noi stessi], si compiano atti di adorazione, di ringraziamento, di soddisfazione per i peccati propri e di tutti gli uomini. Si formulino domande per nuove


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grazie e misericordie per sé, per il mondo, per le anime del Purgatorio; si prometta di voler imitare Gesù Cristo nella sua via di obbedienza al Padre fino alla morte e si impetri la forza e la capacità di sapersi immolare per le anime.




2  * «Io andrò ad immolarmi per voi» riflette qualche versetto di Gv (cf. 8,21-22).



3  * «Per la salvezza nostra e di tutto il mondo».



4  * «Sacrificio di lode».






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