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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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2.o Noi, per il peccato, siamo morti rispetto alla vita spirituale: «Quando eravamo morti nei peccati» (Eph. 2, 5), «E voi eravate morti nei vostri delitti» (Eph. 2, 1). Sono le preghiere sempre esaudite dei Sacramenti, che specialmente ci ridanno la vita. «Ma Dio, che è ricco in misericordia, ci ha fatto vivere in Cristo. È per mia grazia che voi siete stati salvati mediante la fede e ciò non viene da noi, ma è dono di Dio» (Eph. 2, 4-8).

     Ora la grazia di Dio è, insieme, luce alla mente, conforto alla volontà. gioia al cuore; ci inclina a credere, ci muove al pentimento, ci

 


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fa desiderare e sperare il Paradiso. Eccita all'amore di Dio. E questa grazia, per lo Spirito Santo, ci soccorre secondo i doveri, i bisogni, le circostanze particolari.

     Ma che cosa induce lo Spirito ad operare in noi e produrre tanti frutti spirituali? La preghiera. Adoperandola si eccita nello Spirito Santo questa attività spirituale: ogni volta che vogliamo eccitarci basta ricorrere ad essa. La forza e l'attività spirituale, le virtù, le opere di zelo, la santificazione, dipendono, quindi, da noi. Ne avremo tanto quanto preghiamo; ed il potere di pregare si ottiene sempre.

 

    




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