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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Terza parte
Si estende dal Pater noster al termine della Messa ed è diretta ad onorare Gesù Cristo Vita delle anime, perché si chiede particolarmente di vivere in Cristo.
Ha per centro la Comunione, nella quale, a consumazione del Sacrificio, il Padre ci dona il suo Figlio. Anche noi siamo in Dio e Dio in noi per comunicarci la sua vita: «Ego veni ut vitam habeant et abundantius habeant».5
Ed è questa l’unione più stretta possibile tra il Creatore e la creatura. Unione fisica e morale, unione mistica e reale, trasformante e di sua natura permanente. Unione che, in virtù della circuminsessione, trae un’unione speciale con le tre Persone divine della Ss. Trinità.
Questa parte della Messa è specialmente preghiera di domanda e di santificazione del cuore e dello spirito.
Alla Comunione, che è l’atto essenziale, precede
la preparazione e segue il ringraziamento.
La preparazione si inizia con le orazioni che impetrano particolarmente il dolore dei peccati, il distacco dalle creature, l’amore di unione a Dio.
Il ringraziamento consiste in atti o adorazioni che, mentre esprimono a Dio la riconoscenza, Lo supplicano, affinché ci conceda che, quali suoi figli, con Lui e per Lui possiamo trascorrere la nostra vita.
Modo pratico – Occorre compiere due atti: la Comunione e la presentazione a Dio delle domande.
La Comunione (se non sacramentale, almeno spirituale) sia la più santa e la più completa: adesione di mente, di volontà e di cuore a Gesù Cristo, perché unendosi a noi ci trasformi in Lui. Preceda una fervorosa preparazione e segua, per quanto è possibile, un degno ringraziamento.
La presentazione a Dio delle domande sgorghi da un cuore apostolico; riboccante di amore a Dio e agli uomini. Si chieda a Dio la sua gloria e il bene delle anime; gli si raccomandino i bisogni propri individuali e quelli sociali. Si preghi per la Chiesa militante e purgante; per se stessi e per tutti gli uomini, come c’insegna il divin Maestro nel Padre nostro.