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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Nell'anno liturgico vi è una completa e organica successione di feste in cui la figura del Cristo emerge e risplende nella Sua luce e nella Sua carità salvatrice. Non si tratta soltanto di una fredda commemorazione storica; ma la liturgia vuole farvi partecipare tutti i fedeli in modo che il Divin Capo viva in essi nella pienezza della verità e della santità. Essi con Cristo ed in Cristo adorano, lodano, ringraziano, placano il Padre. Essi vedono nel Natale, nella vita pubblica, nella Passione, gli esempi santissimi di Gesù e li imitano: in modo che nel corso dell'anno vanno conformandosi a Lui nelle varie virtù.
Il riassunto di tutta la Religione è l'imitazione di Colui che adoriamo. Si aspetta e si invoca il Messia durante l'Avvento: e cioè detestiamo la colpa perché Gesù Cristo venga a nasca in noi con la Sua grazia. Nel Natale la Chiesa ci conduce al Presepio perché distacchiamo il cuore da ogni cosa e viviamo secondo la scuola del piccolo
ed amabile Maestro. L'Epifania e la vita pubblica di Gesù ci fanno partecipare alla divulgazione della parola divina; la quaresima e la Passione tendono a riconciliarci con Dio; la Pasqua vuol portarci alla nuova vita in Cristo risorto.