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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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(279)     DOMENICA I DI AVVENTO

 

     1.o A Natale, Gesù nascerà nelle nostre anime, perché allora si celebrerà l’anniversario della sua nascita temporale. In tale occasione, per le suppliche della Chiesa Sua sposa, Egli concederà alle nostre anime le grazie medesime che diede ai pastori ed ai magi. Gesù Cristo tornerà alla fine del mondo per prendere i Suoi eletti e guidarli al cielo, e per condannare i colpevoli alle fiamme. Tutta la Messa ci prepara a questo doppio avvento di misericordia e di giustizia. Alcune parti della liturgia si riferiscono al primo avvento, altre al secondo. Dice S. Ambrogio: Dall'alto dei cieli Gesù viene, l’anima intirizzita si risvegli alfine, non dorma più nelle tenebre.

     Ed ecco l'Epistola: «Fratelli, sapendo che è già l'ora di svegliarsi dal sonno; perché la nostra salvezza è più vicina ora di quanto credemmo. La notte è inoltrata ed il giorno si avvicina: gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Viviamo onestamente come di giorno; non nelle crapule e nelle ubriachezze, non nelle mollezze e nell'impudicizia; non nella discordia e nella gelosia, ma rivestitevi del Signor Nostro Gesù Cristo» (Rom. 13, 11-14). Qui è promessa la Redenzione.

     Nel Vangelo si parla specialmente della seconda venuta. In quel secondo avvento Gesù

 


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Cristo retribuirà chi avrà profittato della Redenzione.

     «In quel tempo, disse Gesù ai Suoi discepoli: Vi saran dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle e sulla terra costernazione delle genti spaventate dal rimbombo del mare e dei flutti; gli uomini tramortiranno dalla paura nell'aspettazione delle cose imminenti a tutta la terra; perché le potenze dei cieli saranno sconvolte. E allora vedranno il Figlio dell'Uomo venire con grande potenza e gloria sopra le nubi. Or quando cominceranno ad avvenire tali cose, alzate il vostro capo e guardate in alto, perché la redenzione vostra è vicina. E disse loro una similitudine: Osservate il fico e tutte le altre piante. Quando le vedete germogliare, voi sapete che l'estate è vicina. Così dunque quando vedrete accadere tali cose sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità vi dico che non passerà questa generazione avanti che tutto ciò si adempia. Cielo e terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Lc 21, 25-33).

 

    




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