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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Tale era la santità di vita di S. Giovanni Battista; così efficace era la sua parola sulle turbe a muoverle a penitenza; tanta era la risonanza dei suoi prodigi, che molti pensavano che egli fosse il Messia. Una solenne ambasciata di sacerdoti e leviti viene a lui per interrogarlo. Sembrerebbe che almeno una tentazione di farsi onorare Messia, sia pure per poco tempo, abbia dovuto sentirla; ad una sua affermazione molti avrebbero creduto... S. Giovanni invece:
«Riconobbe, e non negò: e confessò: non sono io il Cristo» (Jo. 1, 20). Così nega di essere Elia od il profeta. Ma chi cerca la verità con semplice cuore, come nega di essere ciò che non è; con eguale prontezza ammette, se l'onore di Dio lo richiede, di essere ciò che realmente sa di essere: il nunzio di cui parla Iaia Profeta: «Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Appianate la via del Signore» (Jo. 1, 25).
L'ambizione spinge spesso l'uomo a prendere atteggiamenti, vantare qualità, scienza, attitudini, ricchezze, meriti che non ha. La bugia, l'ipocrisia, l'inganno, sono vizi assai frequenti nelle relazioni familiari e sociali
Il Vangelo all'opposto insegna ad amare la sincerità: sia il vostro parlare: sì, sì, oppure: no, no. Il più od il meno viene dal nemico.