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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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2.o È tribunale di giudice, il presepio. Tacendo, il Bambino fa conoscere chi è e chi non è Suo discepolo. È suo discepolo chi si mette alla scuola dei Suoi esempi: chi Lo segue, Lo imita nella umiltà, povertà, mortificazione, pazienza. Non è suo discepolo chi non viene alla Sua scuola: o non ne approfitta; o ci viene solo raramente o quasi per curiosità.

     Vero Suo discepolo è chi prende la sua croce e Lo segue: non è vero Suo discepolo chi non porta la sua croce.

     È vero discepolo chi rinunzia a tutto od almeno distacca il suo cuore da tutto, per Suo amore; non è vero Suo discepolo chi è mondano, cerca sè stesso, ama la vita comoda, gli onori, i piaceri, le ricchezze.

     È Suo discepolo chi ne ha lo spirito di mansuetudine e di carità; non lo è chi si vendica, odia, invidia.

 

    




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