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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Dice l'Epistola: «Quando venne la pienezza dei tempi Dio mandò il Figliuolo Suo fatto di Donna, nato sotto la Legge, affinché redimesse quelli che erano sotto la Legge, perché ne ricevessero l’adozione di figliuoli. Ora, perché voi siete figli, Dio ha mandato lo spirito del Suo Figlio nei vostri cuori, il quale grida: Abba, Padre! Perciò ormai nessuno è più schiavo, ma figlio; e, se figlio, anche erede, per la grazia di Dio» (Gal. 4, 4-7).
Nel Vangelo, il Bambino è riconosciuto come il promesso Messia. La Sua venuta porta una divisione: tra chi Gli crede e Lo segue; e chi Gli contraddice e si ostina nel male. I primi sono fortunati figli di Dio, perché umili; i secondi sono gli orgogliosi che verranno rigettati. Fin dal principio Gesù ebbe gli adoratori ed i persecutori, Così fu sino alla fine della sua vita; cosi è pure della Chiesa nei secoli.
Dice il Vangelo: «In quel tempo, Giuseppe
e Maria, Madre di Gesù, restavano meravigliati delle cose che si dicevano di Lui. E Simeone li benedisse, dicendo però a Maria Sua Madre: Ecco Egli è posto a rovina ed a risurrezione di molti in Israele, e sarà bersaglio di contraddizione; e anche a te una spada trapasserà l'anima, affinché restino svelati i pensieri di molti cuori. C'era inoltre una profetessa Anna, figliuola di Fanuel, della tribù di Aser molto avanzata in età, vissuta con suo marito sette anni. Rimasta vedova fino agli ottantaquattro anni, non usciva dal Tempio, servendo Dio notte e giorno con preghiere e digiuni. Questa dunque sopraggiunse in quell'ora stessa, e dava gloria al Signore parlando di Lui a quanti aspettavano la redenzione d'Israele. E soddisfatto che ebbero tutto, secondo la legge del Signore, se ne tornarono in Galilea, alla loro città di Nazaret. E il fanciullo cresceva e si irrobustiva, pieno di sapienza; e la grazia di Dio era in Lui» (Lc. 2, 33-40).