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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Ecco la spiegazione di S. Girolamo: «Il regno dei cieli è simile ad un padre di famiglia che prende degli operai per coltivare la sua vigna. Ora chi più opportunamente può essere rappresentato nel padre di famiglia del nostro creatore, il quale regge con la sua Provvidenza ciò che ha creato e che governa i Suoi eletti in questo mondo così come il padrone ha i suoi servi in una casa?». Qui si parla del regno di Dio, cioè della Chiesa in senso spirituale: comprende tutti quelli che, sperando in Gesù Cristo Salvatore, sono avviati verso il cielo. S.Gregorio Magno dice: Il mattino del mondo può dirsi lo spazio di tempo da Adamo a Noè; l'ora terza da Noè ad Abramo, la sesta da Abramo a Mosè, la nona da Mosè a Gesù Cristo; e la undecima da Gesù Cristo alla fine del mondo. Tutti gli uomini sono chiamati a lavorare per ricevere come ricompensa un denaro, che è la vita eterna».
L'undecima è l'ora dei gentili, l'ora nostra. Anche in una vita breve il cristiano può guadagnare meriti grandissimi, avendo maggiori mezzi, tra cui i SS. Sacramenti.