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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Vari metodi di meditazione
I santi cercarono sempre e variamente il modo di riuscire in quest’arte sì difficile, tanto che si
può dire avervi ognuno dato un timbro particolare, frutto di studio, di preghiera e di esperienza personale.
Metodi ottimi si trovano in Cassiano, in San Giovanni Climaco e nei principali scrittori spirituali. Ma solo verso il secolo XVI vennero elaborati i metodi propriamente detti che guidarono, da allora in poi, le anime nelle vie dell’orazione. Ricordiamo, ad esempio, quelli di Sant’Ignazio, di San Francesco di Sales, degli Oratoriani e di San Sulpizio.
Tutti i metodi proposti dai santi e dai maestri di spirito hanno certi punti in comune che costituiscono l’essenziale della meditazione. Sono: la preparazione, il corpo della meditazione, la conclusione.
La preparazione è triplice: remota, prossima e immediata.
La remota è lo sforzo di mettere la propria vita in armonia con la meditazione. È preparazione di mente che esige la conoscenza delle verità dogmatiche dalle quali si possano ricavare i principi morali, ascetici e mistici; preparazione della volontà in quanto dispone alla pratica della legge di Dio e dei doveri del proprio stato; preparazione del cuore che consiste nel desiderio del proprio miglioramento e nella disposizione dell’anima all’orazione.
La preparazione prossima abbraccia gli atti
preparatori e cioè: leggere alla sera antecedente un passo sull’argomento della meditazione, ricordarlo al mattino appena desti e ordinare la mente, la volontà e il cuore ad essa, sì da poter ricevere maggior frutto.
La preparazione immediata comprende gli atti coi quali s’inizia la meditazione, e cioè: mettersi alla presenza di Dio, riconoscere la propria miseria ed incapacità, chiedere l’aiuto della divina grazia.
Il corpo della meditazione è quello che presenta più varietà nei diversi metodi. Anche in esso tuttavia si conviene da tutti in ciò che è sostanziale: rendimento a Dio dei doveri di religione che gli sono dovuti, considerazione sopra ciò che è argomento della meditazione, esame o riflessione sopra se stessi per conoscere ciò che vi è da togliere o da migliorare, risoluzioni pratiche per la giornata e preghiera per impetrare le grazie necessarie.
La conclusione chiude la meditazione con un ringraziamento a Dio per la grazia della meditazione, un breve esame sul modo con cui si è fatta e la scelta del mazzetto spirituale.