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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
(321) CORPUS DOMINI
1.o I fini per cui è istituita questa solennità sono quattro: Adorare Gesù presente in questo Sacramento; ringraziarLo di tutti i benefizi, specialmente dell'istituzione dell'Eucarestia; soddisfare e riparare tutte le dimenticanze, freddezze, ingratitudini, sacrilegi contro l'Eucarestia: pregare perché la Santa Messa, la Comunione, la Visita al SS. Sacramento siano in grande onore presso tutti gli uomini.
Gesù nel Vangelo promise questo Sacramento:
«In quel tempo, disse Gesù alle turbe dei Giudei: La mia carne è veramente cibo, li mio sangue è veramente bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue vive in me e io in lui. Come il Padre che mandò me è vivo, e io vivo per il Padre, così chi mangia la mia carne vive per me. Questo è il pane che discende dal cielo. Non avverrà come per i Padri vostri che mangiarono la manna e sono morti, perché chi mangia questo pane vivrà in eterno» (Jo. 6, 56-59).
Nell'Epistola S. Paolo parla dell'Eucaristia e delle disposizioni per riceverla bene.
«Fratelli: ho io stesso appreso dal Signore quello che a voi ho insegnato: il Signore Gesù
nella stessa notte nella quale veniva consegnato ai nemici, prese il pane e, rendendo grazie, lo spezzò e disse: Prendete e mangiate: questo è il mio corpo che per voi sarà immolato: fate questo in memoria di me. Similmente dopo cena prese il calice dicendo: Questo calice è il nuovo patto del mio sangue; fate questo in memoria di me tutte le volte che ne berrete.
Infatti tutte le volte che mangerete questo pane e berrete questo calice, annunzierete la morte del Signore fino a quando Egli verrà. Chiunque, perciò, avrà mangiato questo pane e avrà bevuto questo calice indegnamente, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Dunque l'uomo esamini se stesso e poi mangi di quel pane e beva di quel calice: chi infatti mangerà e berrà indegnamente, mangia e beve la sua condanna, non riconoscendo il corpo del Signore» (I Cor. 11, 23-29).