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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
Preghiera. – Loda, o Sion, il Salvatore, loda il tuo capo e il tuo pastore con inni e cantici.
Quanto puoi, tanto inneggia, perché è superiore a ogni elogio, né tu riuscirai a lodarLo a sufficienza.
Il pane vivo e vitale è il tema speciale di lode che oggi si propone.
Che esso nella mensa della sacra cena ai dodici fratelli sia stato distribuito non è cosa dubbia.
E la lode sia piena, sia sonora; giocondo e bello sia il giubilo della mente.
Poiché giorno solenne si celebra, nel quale per la prima volta fu istituito questo banchetto.
In questa mensa del nuovo Re, la Pasqua nuova della nuova Legge pone termine all’antica Pasqua.
Il nuovo rito allontana l'antico, la verità allontana l'ombra, la luce elimina la notte.
Quello che Cristo fece nella Cena; ordinò che venisse fatto in memoria di Sé.
Noi, istruiti dalle sacre Leggi, consacriamo nell'ostia di salute il pane e il vino.
Quello che non capisci, che non vedi, la fede pronta l'attesta al disopra dell'ordine naturale.
Sotto specie diverse che sono solo segni e non sostanze, si celano realtà sublimi.
La carne è un cibo e il sangue bevanda; Cristo tuttavia rimane intero sotto l'una e l'altra specie.
Da chi Lo riceve non viene troncato, spezzato, diviso: intatto viene ricevuto.
Lo riceve uno, lo ricevono mille: quanto ricevono questi, tanto quelli, né coll'essere ricevuto viene consumato.
Lo ricevono i buoni, Lo ricevono i cattivi, tuttavia con differente sorte di vita o di morte.
Morte per i cattivi, vita per i buoni: vedi che
differente esito ha una medesima comunione!
Spezzato poi il Sacramento, non temere ma ricordati che tanto si cela nel frammento quanto nel tutto.
Non avviene alcuna divisione; solo in apparenza è stato spezzato, per cui né lo stato né la grandezza di chi vi è nascosto è diminuita.
Ecco il pane deg1i Angeli, divenuto alimento dei viatori il pane dei figli non è davvero da gettarsi ai cani.
Già è prefigurato quand’è immolato Isacco, sacrificato l’Agnello Pasquale, donata ai nostri Padri la manna.
Buon Pastore, pane vero, o Gesù, abbi pietà di noi: Tu ne pasci, ne difendi; Tu ne fa vedere il (sommo) bene nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e tutto puoi, che ci pasci qui, mortali, fa che siamo Tuoi commensali, coeredi e compagni dei santi del cielo. Così sia. Alleluia.