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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
(325) DOMENICA V DOPO PENTECOSTE
1.o La liturgia di questa domenica è ordinata al perdono delle offerte. Perdonare i nemici è grande e difficile comandamento. Perciò supplichiamo il Signore nell'introito: «Esaudisci, o
Signore, la mia supplica con cui mi sono rivolto a te: sii il mio aiuto, non abbandonarmi; non disprezzarmi, o Dio mia salvezza» (Ps. 26, 7).
«In quel tempo disse Gesù ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non sarà stata più grande di quella degli scribi e farisei non entrerete nel regno dei cieli. Avete sentito che è stato detto agli antichi: non uccidere; chi infatti avrà ucciso sarà condannato in giudizio. Ma io vi dico che chiunque si adira col fratello sarà condannato in giudizio. Chi avrà detto al fratello suo: «raca» (imbecille) sarà condannato nel Sinedrio: e chi gli avrà detto «pazzo»sarà condannato al fuoco della geenna. Se, dunque, porti la tua offerta all'altare e ti ricordi in quel momento che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia la tua offerta all’altare e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; e poi, ritornato, fa la tua offerta» (Mt. 5, 20-24).