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Giacomo Alberione, SSP
Brevi meditazioni - II

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(330)     DOMENICA X DOPO PENTECOSTE

 

     1.o La liturgia di questa domenica insegna il vero spirito dell'umiltà cristiana: dare a Dio ciò che è di Dio; e dare all'uomo ciò che è dell'uomo. La vita soprannaturale è tutta e solo dono dato all'uomo per sovrabbondanza. L'orgoglio è il nemico di Dio; il ladro di quella gloria che a Dio solo è dovuta.

     «In quel tempo disse Gesù questa parabola, per certuni che confidavano in se stessi, come giusti e disprezzavano gli altri: Due uomini ascesero al tempio a pregare; uno era fariseo, l'altro pubblicano, il fariseo, stando in piedi, così dentro di sé e pregava: O Dio, Ti ringrazio di non essere io come gli altri: rapaci, ingiusti, adulteri, come anche questo pubblicano. Io digiuno due volte la settimana, pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, stando da lungi, non ardiva nemmeno alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. Vi assicuro che questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro; perché chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato» (Lc. 18, 9-14).

 

 

    




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