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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o L'amore è voler bene: o per compiacenza di quanto l'amato possiede; o per concupiscenza
di beni utili all'amante; o per benevolenza, desiderando beni all'amato.
Si ama Dio con tutta la mente se questa è interamente a servizio di Dio. Cioè: se si meditano le verità della fede, le verità della ragione; e se si pensa conformemente alla volontà di Dio. Quando invece, si pensano cose inutili o cattive o curiosità, si pecca di pensiero. Quando si trascura l'istruzione religiosa non si ama Dio con tutta la mente.
Si ama Dio con tutto il cuore quando gli affetti, le intenzioni, i desideri sono per Dio; o hanno per oggetto le cose che piacciono a Lui; e sono conformi alla Sua volontà. Si pecca, invece, quando gli affetti. Le intenzioni, i desideri sono rivolti a cose contrarie al divin beneplacito. Si ama il Signore con tutto lo spirito e con tutte le forze quando la volontà nostra è una sola cosa con quella di Dio. Invece la volontà pecca quando e contraria ai comandamenti, alle disposizioni dei superiori, a quanto dispone la Divina Provvidenza .
L'amore al prossimo è ancora il precetto della carità; ma con altro oggetto. Vi è una sola carità, una sola virtù: ma con due oggetti: amare Dio per Se stesso; ed il prossimo per amor di Dio.