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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o In primo luogo vengono al paralitico perdonati i peccati; poiché i peccati sono la causa dei mali. S. Giovanni Crisostomo così commenta la risposta data da Gesù agli scribi che non Gli riconoscevano la facoltà di perdonare i peccati: «Se non credete alla potestà di rimettere i peccati, credete alla facoltà di conoscere i pensieri; credete alla virtù del sanare i corpi da malattie incurabili. Più facile è sanare i corpi, ma giacché alla maggior meraviglia non credete, ve ne mostrerò una minore; una esterna che cade sotto i sensi. Con ciò prova il potere di perdonare i peccati». Così si mostra amico dei peccatori; con essi s'intrattiene a tavola; li accoglie, conforta, converte e ne trasforma qualcuno anche in apostolo. Racconta la parabola del figliuol
prodigo, della dramma smarrita, della pecorella ritrovata. Conferisce lo Spirito Santo agli Apostoli, istituisce il sacramento della Penitenza, sulla croce perdona al buon ladrone e gli promette il Paradiso. Egli è il Redentore, il Salvatore, il Riparatore: rispetto al peccato originale ed a tutti i peccati degli uomini.