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Giacomo Alberione, SSP
Apostolato dell’edizione

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Terza parte

È un esercizio d’amor di Dio fatto con tutto il cuore e con tutta l’anima.

Lo scopo è:

1. onorare e considerare con Gesù Cristo e in Gesù Cristo, Dio Vita somma ed essenziale;

2. riconoscere che Gesù Cristo è la Vita divina e che Egli è venuto a comunicarci questa vita: «in ipso vita erat, et vita erat lux hominum»;2

3. considerare che Egli ci comunica la vita soprannaturale incorporandoci a sé, come membra al capo, come tralci alla vite: «Ego sum vitis, vos palmites: qui manet in me et ego in eo, hic fert fructum multum: quia sine me nihil potestis facere»;3

4. impetrare il dono, l’accrescimento, i frutti di questa vita e tutte le grazie necessarie per la propria anima.

Tutto questo è utilissimo per l’apostolo, perché l’esercizio dell’apostolato suppone vita cristiana e vita santa.

Si chiede a Dio tutto questo perché l’anima tenda unicamente alla gloria sua ed alla pace degli uomini, in Cristo e con Cristo: «Caritas enim Christi urget nos».4 Questa è la vita


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completa: «Vivo autem, iam non ego: vivit vero in me Christus».5 Ed è per i meriti del Crocifisso, per i gemiti eucaristici di Gesù, e per una cooperazione sincera del cuore umano, che cessa di vivere l’uomo vecchio e si incarna, per opera dello Spirito Santo nella carità di Maria, l’uomo nuovo che «ex Deo factus est»,6 cioè Gesù Cristo. Questa grazia, questa vita interiore e soprannaturale, vita dell’anima, è merito per il Paradiso e sarà gloria nell’eternità: gloria doppia per l’apostolo.

Modo pratico – a) riflettere a tutti gli argomenti che costituiscono lo scopo di questa terza parte;

b) intimo colloquio col Maestro divino per trattare con Lui gli interessi di Dio, di se stessi e di tutte le creature;

c) impetrare grazie particolari, come le virtù teologali, particolarmente la carità verso Dio, se stessi e il prossimo; le virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza; i doni dello Spirito Santo: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio; le otto beatitudini evangeliche ed i dodici frutti dello Spirito Santo; la grazia di poter sempre difendere la propria vita spirituale dai tre nemici: il mondo, la carne, il demonio con


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la fuga dei pericoli e con la preghiera; inoltre, la vocazione alla perfezione, lo zelo per l’apostolato.

Tre le preghiere che possono servire allo scopo, sono da preferirsi: l’atto di carità, le beatitudini, la terza parte di Rosario coi Misteri gaudiosi, ecc.

 




2  Gv 1,4. * «In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini».



3  Gv 15,5. * «Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla».



4  2Cor 5,14. * «Poiché l’amore del Cristo ci sospinge».



5  Gal 2,20. * «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me».



6  * Cf. Gv 1,13: «Da Dio è stato generato».




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