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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
2.o Il Re è Dio Padre, che celebra le Sue nozze unendo il Cristo alla Sua Chiesa, dice San Gregorio Magno. Egli inviò due volte i Suoi servi ad invitare a Gesù Cristo ed alla Chiesa gli uomini: cioè i profeti dell'Antico Testamento; e gli Apostoli nel Nuovo Testamento. Ma trovarono gli uomini indifferenti al Messaggio Divino, perché assorbiti nelle cose materiali, nelle preoccupazioni del denaro, dei piaceri e delle ambizioni. Trovarono anche uomini ostili che misero a morte i profeti, e martirizzarono gli Apostoli, ma nulla è più pericoloso al mondo che rigettare il Cristo: significa votarsi alla rovina materiale e morale, dolorosa e ignominiosa; e la fine. Il Signore, allora, invita per mezzo dei
servi i poveri e gli infelici. Ed entrano buoni e cattivi nella Chiesa di Dio. Andò poi il re a visitare i commensali e trovò un uomo che non aveva la veste nuziale. Purtroppo nella Chiesa vi sono dei cristiani che aderiscono al corpo, ma non all'anima: vivono in peccato. Anche questi saranno condannati. E così, dopo il giudizio, la Chiesa Celeste risulterà dei soli eletti. «Molti sono i chiamati, pochi gli eletti» (Mt. 22, 14). I cattivi andranno nelle tenebre esteriori.