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Giacomo Alberione, SSP Brevi meditazioni - II IntraText CT - Lettura del testo |
3.o Il Maestro Divino ci ammonisce di star sempre preparati alla morte: «Vegliate su voi stessi affinché i vostri cuori non siano oppressi dall'ubriachezza e dalle preoccupazioni della vita presente e la morte non vi colga all'improvviso come un ladro. Vigilate, pregando in ogni tempo, perché possiate sfuggire tutte queste cose che avverranno; e possiate comparire (con fiducia) innanzi al Figlio dell'uomo» (Lc. 21, 34).
S. Giacomo scrive riguardo della immediata preparazione alla morte: «Qualcuno tra di voi si ammala? Chiami i sacerdoti della Chiesa: ed essi preghino su di lui; e lo ungano con olio nel nome del Signore. La preghiera fatta con fede salverà l'infermo; il Signore lo conforterà e se ha commessi peccati gli vorranno perdona» (Jac. 5, 13).