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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Esame generale
È l’esame che ogni buon cristiano deve fare ogni giorno per conoscersi e correggersi.
Riguarda tutti i pensieri, le azioni, i sentimenti della giornata e comprende cinque punti.
1. Adorare Dio Uno e Trino, Bontà infinita, e ringraziarlo per tutti i benefici generali e particolari che ci ha concessi. Questo primo punto ha un triplice scopo: rendere a Dio gli atti di religione che gli sono dovuti, alimentare la fiducia in Lui e disporre l’animo alla contrizione, facendo risaltare la propria ingratitudine.
2. Chiedere la grazia di conoscere i propri peccati e di liberarsene. Questa domanda deve essere rivolta particolarmente allo Spirito Santo perché comunichi all’anima il dono della scienza, dono che ha tra i suoi uffici quello di aiutare l’anima a ben conoscere se stessa per condurla a Dio.
3. Domandarsi conto esatto della propria condotta dai primi istanti del mattino fino al momento dell’esame, percorrendo una dopo l’altra le ore del giorno o spazi di tempo determinati dall’ordine delle proprie azioni.
Per questo atto si danno tre regole: a) seguire un ordine: pensieri, azioni, sentimenti, estendendo anche la ricerca a quanto segue: stima e fede alla parola di Dio; sottomissione e fedeltà alla Chiesa; pratica dello zelo pastorale nell’apostolato secondo i propri uffici e ministeri; condotta in riguardo a sé e alle anime circa le edizioni cattive e mondane; impiego del
tempo e soprattutto pratica della vita interiore; b) rilevare il carattere morale e la responsabilità di ogni atto interno ed esterno, esaminandolo con imparzialità di giudizio, in se stesso, nelle sue cause remote e prossime, nei suoi effetti; c) confrontare la propria condotta con quella di Gesù. Il contrasto che si nota fra se stessi e questo divino modello, i propri difetti e le proprie imperfezioni appariranno molto più chiaramente, mentre la volontà sarà spinta a volerlo seguire sempre più da vicino.
4. Fare a Gesù, con umiltà e confidenza, la cosiddetta «confessione spirituale», chiedergli quindi perdono delle proprie colpe e ringraziarlo per le vittorie ottenute. Questo quarto punto è il principale perché contiene la contrizione, l’elemento essenziale dell’esame di coscienza.
5. Formulare propositi chiari e pratici di correggersi e migliorare; impetrare allo scopo la grazia divina. I propositi per essere efficaci devono poggiarsi sull’umiltà, essere espliciti e particolari ed abbracciare i pensieri, le azioni e i sentimenti. Tra le preghiere consigliabili per impetrare la grazia di osservare i propositi, ottima è quella del Pater noster. Essa infatti potenzia e rende infallibile la nostra domanda di perdono e di aiuto, che presentiamo a Dio per mezzo di Gesù Cristo.