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Giacomo Alberione Donna associata IntraText CT - Lettura del testo |
Le buone parole
È l’occasione più ordinaria e più facile per la donna di esercitarsi nello zelo. Quanto spesso vi sono persone afflitte! Ebbene versare nel loro cuore il balsamo delle consolazioni celesti, parlando della Provvidenza, del paradiso, dei patimenti di nostro Signore Gesù Cristo, è opera di zelo. Quanto spesso vi hanno persone amareggiate per un affronto ricevuto, per una calunnia o diceria, che circolano sul loro conto, per un’antipatia che provano! Ebbene parlare loro della dolcezza del perdono cristiano, del rendere bene per male, dello spirito di sacrificio, è opera di zelo.
Vi hanno donne che si imposero come regola di non terminare mai una conversazione senza lasciar cadere almeno una parola buona: ve ne hanno altre che sogliono accompagnare sempre l’elemosina materiale con un buon avviso: altre ancora vigilano per cogliere ogni occasione per consigliare una pratica, per elevare l’anima a pensieri soprannaturali, per far sentire quanto sia dolce il bene. Ricordo d’un giovane che soleva andar a leggere, presso il letto di un infermo cronico, il giornale: presentandosi l’occasione sapeva condire tale lettura con buone riflessioni. Se per esempio il giornale parlava di morte improvvisa, egli diceva: Fortunato costui se era preparato. Se il giornale raccontava di onori conseguiti, egli aggiungeva:
Va bene, purché vi abbia anche l’approvazione divina. Ricordo d’una donna che nel breve giro di un’ora, lavorando con alcune compagne seppe fare due osservazioni molto buone. Puntasi coll’ago e compatita dalle compagne, disse sorridendo: Questo è nulla in paragone dei patimenti del purgatorio. Più tardi, mostrando un bel ricamo, fece osservare che la nostra vita lo rassomiglia: le opere cattive la guasterebbero, come le maglie malfatte guasterebbero il ricamo.
Una pia signora narrava d’avere potuto introdurre la pratica del rosario in una famiglia col solo parlarne quasi a caso in una visita fattavi: una donna del volgo era riuscita a ristabilire la pace tra due coniugi col solo invitarli entrambi per una festa in casa sua: una zitella visitando spesso e trattando con molta umiltà e carità una famiglia, trascurata in fatto di religione, aveva ottenuto che i bambini venissero mandati al catechismo e potessero fare la prima comunione.
E quante buone parole sono come una semente, caduta di tra le dita del contadino, destinata a nascere, crescere e fruttificare il cento per uno!
Gli uomini non sanno apprezzarle: ma le apprezzano e le numerano gli angeli: Dio non lascierà loro mancare la debita ricompensa.