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Giacomo Alberione Donna associata IntraText CT - Lettura del testo |
Conclusione
«Voglio fare [di] mio figlio un santo»: diceva la mamma di sant’Atanasio.14 – «Mio Dio, devo tutto a mia madre»: ripeteva sant’Agostino. – «Grazie mille volte, mio Dio, di averci data per madre una santa»: esclamavano alla morte di sant’Amelia i suoi due figli, san Basilio e san Gregorio di Nissa.15
Benedetta la società che possiederà buone madri: ella avrà dei cittadini onesti e laboriosi. Fortunata la Chiesa se potrà formare delle buone madri: ella avrà una progenie di santi. «È sulle ginocchia della madre che si forma quanto vi ha di migliore sulla terra, l’uomo»: scriveva De Maistre a sua figlia divenuta madre. Forse la passione riuscirà ad oscurare alquanto nell’anima i buoni principii ricevuti: forse il dubbio penetrerà per un poco nella mente dei figli: forse dei seduttori si apriranno una via al cuore; ma si noti la verità di queste celebri parole dello stesso predetto De Maistre: «Quando una madre ha fatto sulla fronte del figlio il segno della croce, potrà il vizio cancellarlo un istante, ma riapparirà di bel nuovo».