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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
EFFICACE APOSTOLATO
Dottori e Teologi della Chiesa confermano che la venuta del Salvatore fu accelerata precisamente per causa degli ardenti sospiri della SS. Vergine.
Il Ven. Pallotti li riassume e scrive: «Era
stabilito negli adorabili decreti di Dio, che i Giusti, e specialmente la Regina dei Santi, con le loro mortificazioni, digiuni e desideri, accelerassero la Incarnazione del Figlio di Dio. E così avvenne, nonostante che il mondo fosse lordo di peccati ed indegnità».
Nella «Vita di Maria» di Willam si legge questo tratto assai toccante: «Nella esistenza di Maria tutto serviva ad attirare il Verbo di Dio nel suo seno: specialmente il fatto della sua consacrazione verginale al Signore».
Certamente si può affermare che, al tempio, Simeone, giusto e timorato, attendeva la salvezza di Israele; Anna, notte e giorno, supplicava il Signore di affrettare la venuta del Messia; ma più di tutti Maria.
Ella, nella sua solitudine, si offriva in sacrificio per la salvezza di Israele e del mondo intero. Fu come colomba che geme sulle rovine di un grande edificio: l'uomo uscito bello dalle mani creatrici e santificatrici di Dio, era stato deturpato dal peccato originale Ed i suoi gemiti venivano uditi dal Padre che si mosse a restaurare in Cristo l'edificio: «Omnia instaurare in Christo»5.
Simeone invocava ardentemente, ed aveva ricevuto una comunicazione dello Spirito Santo che non sarebbe morto prima di vedere con i suoi occhi il Salvatore. Anna nel Tempio pregava, sospirava, digiunava: e riconobbe subito il Messia quando si presentarono Giuseppe e Maria col Bambino per la purificazione. Ringraziarono con gran fede e gioia il Signore. Maria più di tutti l'aveva desiderato. Esercitò
l'apostolato .più di tutti. Apostolato è dare il Cristo al mondo.
Questi santi desideri, in Maria, durarono dalla concezione immacolata fino al momento in cui, pronunziato il suo Fiat, il Figliuolo di Dio si incarnò nel di lei seno.
Infatti venne la «pienezza dei tempi» (Gal. 4, 4). L'Arcangelo Gabriele fu mandato alla Vergine ad annunziare che era giunto il momento profetizzato dall'uomo dei desideri. Daniele, e ad offrire a Maria la divina Maternità. Era la grande ora dell'umanità.
Dio esaudisce i santi desideri, sente i sospiri dei giusti, quando gemono presso l'Altare di Dio. Quante anime, nei silenzi del chiostro, nelle intime comunicazioni con Dio, forse anche tra le angustie e i dolori, si fanno sentire dal Signore! Il cuore del Padre celeste si muove a pietà di questi figliuoli che mettono tutta la loro fiducia in Lui e ripetono: «Venga il Tuo regno».
«Desiderium pauperum exaudivit Deus: il Signore ascolta i desideri dei poveri» (Sal. 10, 17). «Desiderium cordis ejus tribuisti ei»6 (Sal. 20, 3).
Quando apparve Maria sulla terra, apparve l'aurora: «Aurora consurgens»7; nunzia ed apportatrice del Sole di giustizia Cristo Gesù «Sol iustitiae, Christus Iesus»8.
Ella, bambina, era la Sposa dei Cantici che chiamava lo Sposo Gesù Cristo: «O amore dell'anima mia, fammi sapere dove pascoli il gregge... Venga il mio Diletto nel suo giardino... O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro, se trovate il mio Diletto, ditegli che io languisco d'amore
per Lui... Io sono del mio diletto e il mio Diletto è mio...».