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Giacomo Alberione, SSP
Maria Regina degli Apostoli

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SEGUI’ GESU’ PAZIENTE

 

          Crebbe poi questa fiamma a Betlemme, nella fuga in Egitto, a Nazaret, nella passione del Figlio.

          Maria amava Gesù non solo come suo Figlio, ma anche come suo Dio Con tutto il cuore suo, santissimo, e sopra ogni cosa.

          Dice il Bossuet: «Perché questa Vergine sia martire, non occorre nè accendere roghi, nè armare di acuta spada i carnefici, nè eccitare l'ira dei persecutori... Bastava una medesima croce per il suo Diletto e per lei. Volete, o Eterno Padre, che ella sia coperta di piaghe? Fate che ella veda quelle del Figlio. Conducetela ai piedi della croce e lasciate che il suo cuore lavori... Se i flagelli solcano il corpo di Gesù, Maria ne risente tutte le ferite. Se una corona di spine Gli trafigge il capo, Maria è straziata da tutte quelle punte. Se Gli offrono aceto e fiele, Maria ne

 


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gusta tutta l'amarezza. Se ne distendono il corpo sulla croce, Maria ne patisce tutta la violenza...».

          I Martiri per consolarsi davano sguardi amorosi al Crocifisso; ma per Maria ogni sguardo accresceva la propria pena.

          Per questo S. Bernardo chiama Maria non solo martire, ma più che martire: «Plusquam Martyr».

          Scrive S. Bernardino: «Il dolore di Maria fu così intenso che, diviso fra gli uomini, sarebbe bastato a dar loro la morte: Tantus fuit dolor Mariae, quod si in omnes creaturas divideretur, omnes subito interirent».

          Sant’Ildefonso afferma che i dolori di Maria superarono di molto quelli dei Martiri, anche presi collettivamente. Aggiunge, poi, S. Agostino che i dolori dei Martiri sono leggeri in confronto a quelli di Maria: «Quidquid crudelitati inflictum fuit corporibus Martyrum, leve fuit aut potius nihil comparatione tuae passionis»3.

          Oggi Gesù Cristo è bersaglio di contraddizione. L'ira degli avversari punta contro chi si schiera per Gesù Cristo. «Nel mondo vi troverete come agnelli fra i lupi. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Non vi è discepolo sopra il Maestro. Se foste del mondo, il mondo amerebbe i suoi... Ma voi non siete del mondo».

          La SS. Vergine accettò la sofferenza connessa con la divina Maternità. Quando il vecchio Simeone predisse a lei la spada che avrebbe trapassata la sua anima, Maria non si ribellò: chinò il capo; si trattava di salvare le anime, di procurare la maggior gloria di Dio.

 


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          Gesù Cristo vinse, morendo. Egli insegnò: «Confidite, ego vici mundum: abbiate fiducia, io ho vinto il mondo». Non vi sono vie di mezzo: o con Cristo, col Vangelo, con Dio, oppure contro Gesù Cristo, contro il Vangelo, contro Dio.

 

 




3 “Qualsiasi crudeltà che fu inflitta ai corpi dei martiri fu leggera o nulla in paragone della tua passione”.






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