Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
MARIA BENEFICA
Dopo trent'anni di vita privata, Gesù doveva dar principio alla vita pubblica. Era stato battezzato da Giovanni nel Giordano; aveva già compiuto il digiuno di quaranta giorni; raccolto i primi discepoli.
«Tre giorni dopo, c'era un banchetto nuziale in Cana di Galilea, vi era la Madre di Gesù. Alle nozze fu invitato anche Gesù coi Suoi discepoli. Ed essendo venuto a mancare il vino, dice a Gesù la Madre: Non hanno più vino. E Gesù a lei: che ho da fare con te, o donna? L'ora mia non è ancora venuta. Dice la sua Madre ai servitori: Fate tutto quello che vi dirà.
«Or c'erano lì sei idrie di pietra, preparate per le purificazioni dei Giudei, le quali contenevano da due a tre metrete ciascuna. Gesù disse loro: Empite d'acqua le idrie. E le riempirono fino all'orlo. E disse ad essi: Ora attingete e portate al maestro di tavola. E portarono. Or, come ebbe il maestro di tavola assaggiato l'acqua mutata in vino che non sapeva d'onde venisse, mentre lo sapevano i servitori che avevano attinto l'acqua, chiamò lo sposo e gli disse: Tutti da principio somministrano il vino migliore, e quando già sono brilli, danno l'inferiore; ma tu hai serbato il migliore fino ad ora.
«Così Gesù fece il primo dei Suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la Sua gloria, e credettero in Lui i Suoi discepoli» (Giovanni 2,1-11).
Maria si trovava alle nozze: o come parente degli sposi, o invitata per cortesia. Ella cercava più di servire che di essere servita; aveva parte attiva nella preparazione e nello svolgimento del festino nuziale; soprattutto quando arrivò Gesù con i discepoli. Fu cosa naturale che si accorgesse della mancanza di vino. Voleva risparmiare a quella famiglia una mortificazione e non vi era che una via: il miracolo; e lo chiese; sapeva chi era il Figlio suo.
Tutto procede con semplicità, naturalezza, gentilezza e amabilità: parole brevi, ma che sono la più bella preghiera. Niente di apparato: Non vi è nè avvilimento nè ostentazione. Nella nobiltà della sua parola e del suo comportamento si riflette la nobiltà della sua anima. Tutto la mostra sollecita non di sè medesima, ma di quella famiglia.
Tolta d'imbarazzo quella, il festino procede pieno di letizia.
Ecco un apostolato di beneficenza e carità: soccorrere il prossimo nelle sue necessità, esercitare le opere di misericordia corporali.
Maria si era dichiarata la serva di Dio, ma, nella sua carità, si fa serva dei servi di Dio. Vede in essi dei figli di Dio e dei fratelli del Figlio suo. Si potrebbe immaginare un modello più sublime e, nello stesso tempo, più attraente di carità?
Tanto nella casa della parente Elisabetta, come a Cana. ci appare la donna pia, dedita ai doveri domestici; ha occhio a tutto, prevede, e sollecitamente provvede alle necessità materiali e temporali del prossimo, con la premura di cui è capace il suo cuore materno.
E la sua carità che ottiene il miracolo ha di
mira i beni soprannaturali: dispone e prepara i discepoli e i commensali a credere in Gesù vero Dio, vero Messia. Attraverso alla beneficenza materiale, mira alla beneficenza spirituale.
Gli avversari della Chiesa si dicono spesso del popolo; procurano anche qualche bene, quasi scimmiottano la carità vera; ma in fondo mirano a strappare al popolo i beni massimi, la fede, la pratica della vita cristiana. Delitto, questo.