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Giacomo Alberione, SSP Apostolato dell’edizione IntraText CT - Lettura del testo |
Atti esterni di culto alla S. Scrittura
Tra gli atti esterni di culto alla S. Scrittura ve ne sono dei lodevolissimi, quali: processioni, novene e tridui, preghiere, l’esposizione, il bacio, il giuramento sul Vangelo.
Processioni. È ottima pratica il portare i libri santi in processione, in quanto, s’intende, è permesso dalle leggi liturgiche.
A questo proposito, L’Osservatore Romano del 19-2-1933 pubblicò: «Sappiamo da Cencio Camerario il rito di portare in processione,
sulle spalle dei Diaconi, fra le palme, i turiboli di incenso, i candelieri accesi e dopo gli stendardi delle scuole della città, un elegante e vistoso leggio chiamato “Portatorium”, affinché si usasse al Vangelo un onore simile a quello ricevuto da Gesù Cristo stesso».
Quest’abitudine è santa e veneranda, degna di continuazione.
Novene e tridui consistenti nella lettura giornaliera di un capitolo del libro sacro. Questa pia pratica, diffusa fra privati di molti luoghi, ha ottenuto vantaggi e grazie particolari.
Le preghiere possono essere sotto varie forme. Narra ad esempio San Gregorio di Tours nelle Vite dei Padri, c. IV, che, devastando un incendio la città di Alvernia, San Gallo entrò in chiesa, pregò a lungo innanzi al santo altare. Alzatosi, prese il libro del Vangelo e con esso si avanzò contro l’incendio. Questo si estinse, al punto che non rimase neppure una favilla.
Altri fatti e miracoli simili riferiscono San Marziano e Niceforo. Una forma di preghiera è pure quella di portare con sé tutto o una parte del libro santo per impetrare la liberazione dalle tentazioni e dalle disgrazie, e per impetrare la protezione divina, perché i demoni sono presi da paura davanti al codice del S. Vangelo. Al riguardo San Giovanni Crisostomo afferma che i demoni non osano entrare nel luogo
in cui vi è una copia del Vangelo.9
Esposizioni per la venerazione. Niceforo riferisce che in due Concili ecumenici di Nicea, in quelli di Calcedonia e di Efeso, si pose in mezzo alla sala delle adunanze il testo del Vangelo, affinché i Padri si rivolgessero ad esso come alla persona di Gesù Cristo; come se Gesù Cristo dicesse: Fate un giusto giudizio.10
Così nel centro della sala ove fu tenuto il Concilio di Trento, era posta in onore la Sacra Scrittura.
L’Osservatore Romano promuove la pia pratica di esporre nelle chiese il Vangelo davanti alla balaustra e all’altare, perché i fedeli lo bacino e lo leggano. In molte famiglie d’Italia si è diffusa la lodevole pratica di esporre in luogo d’onore il libro santo, di farvi un inchino quando gli si passa innanzi e baciarlo.
Giuramento sul Vangelo: È atto solennissimo che consiste nel chiamare Dio Verità in conferma di quanto si afferma o si nega e nello stesso tempo impetrare la grazia di confessare la verità o mantenere fedelmente quanto si promette.
È questa una pratica voluta dallo stesso Diritto Canonico il quale stabilisce che nell’atto del giuramento solenne si ponga la mano sul Vangelo.
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