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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
COME OPERO' MARIA
Nell’Incarnazione si preparò l'Ostia del Sacrificio. Dice S. Paolo (Ebr. 10,5): «Data l'insufficienza degli antichi riti, Gesù Cristo, sin dal primo ingresso nel mondo, disse all'Eterno Suo Padre: Tu non hai voluto nè le vittime nè le oblazioni, ma mi hai fatto un corpo per venire immolato». Con le prime parole sono abrogate le antiche ostie; con le ultime viene sostituita l'ostia nuova, santa, gradita a Dio. Ma questa Ostia fu preparata con la partecipazione della volontà e dell'azione di Maria.
Maria diede il consenso con un atto cosciente e libero, consapevole ed amoroso. Ella rese possibile l'esistenza di Gesù, Dio e Uomo assieme, e di conseguenza la Sua opera redentiva.
Ecco il fatto dell'Annunciazione: (Lc. 1, 26-38): . Sei mesi dopo, l'Angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea detta Nazaret ad una Vergine sposata ad un uomo della casa di David, di nome Giuseppe, e la Vergine si chiamava Maria. Ed entrato da lei, l'Angelo disse: Salute, o piena di grazia; il Signore è teco! Benedetta tu fra le donne! Ed essa, turbata a queste parole, pensava che specie di
saluto fosse quello. E l'Angelo le disse: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio; ecco, tu concepirai nel seno e partorirai un Figlio, e Gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio Gli darà il trono di David, Suo padre, e regnerà in eterno sulla casa di Giacobbe; e il Suo regno non avrà mai fine. Allora Maria disse all'Angelo: Come avverrà questo se io non conosco uomo? E l'Angelo rispose: Lo Spirito Santo scenderà in te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà; per questo, il Santo che nascerà da te, sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, ed è già nel sesto mese, lei che era detta sterile; chè niente è impossibile davanti a Dio. E Maria disse: Ecco l'ancella del Signore: si faccia di me secondo la tua parola. E l'Angelo si partì da lei».
Maria conobbe chi doveva essere il Figlio suo: il Figlio dell'Altissimo, il Santo per eccellenza, il Messia, il Salvatore; il nuovo Re. Dipendeva da Maria il permettergli (la parola è esatta) di venire al mondo e compiere la missione affìdatagli dal Padre. Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo ne rispettavano la libertà.
Anche noi siamo liberi di permettere a Dio l'entrata nel nostro cuore! Maria restò ammirata, domandò spiegazioni; e pronunciò poi il suo fiat.
Tutta la nostra salvezza dipese da Maria. Ascoltiamo S. Bernardo che così Darla a Maria: «Ecco che a te viene offerto il prezzo della nostra salvezza. Se tu acconsenti, subito saremo liberati. Noi, fatti dall'eterno Verbo, siamo morti
nell'anima: il tuo sì può ridonarci la vita. Ebbene, supplichevole, l'umanità ti chiede questo sì: Adamo, Abramo, Davide, i Patriarchi, l'intero genere umano, attendono prostrati ai tuoi piedi... non tardare, o Maria, la tua risposta all'Angelo... Tutti attendono. Lo stesso Re e Signore dell'universo, innamorato della tua bellezza, ti sollecita per mezzo dell'Angelo. Nel tuo si è posta la nostra salvezza».
Se anche fosse terminata qui l'opera di Maria, già ella sarebbe la Corredentrice, l'Apostola della gloria di Dio, della salute eterna e di ogni bene per gli uomini. Ma, vedremo, la sua opera continuò e continuerà fino al compimento del numero degli eletti.