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Giacomo Alberione, SSP
Maria Regina degli Apostoli

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LA FAMIGLIA

 

          Il primo campo di apostolato è la famiglia. Dio lo vuole. Santificarci in famiglia, e santificare la famiglia.

          Ecco l'Epistola che si legge nella festa della Sacra Famiglia:

          «Rivestitevi adunque, come eletti di Dio, santi ed amati, di viscere di misericordia, di benignità, di umiltà, di modestia, di pazienza, sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se alcuno ha di che dolersi di un altro; come il Signore ci ha amati, così fate anche voi. Ma soprattutto abbiate la carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati in un solo corpo, trionfi nei vostri cuori; e siate riconoscenti. La parola di Cristo abiti in voi nella sua pienezza con ogni sapienza. Istruitevi ed esortatevi tra di voi con salmi, inni e cantici spirituali, dolcemente a Dio cantando nei vostri cuori. Qualunque cosa diciate o facciate, tutto fate nel nome del Signore Gesù Cristo, rendendo, per mezzo di Lui, grazie a Dio Padre.

 


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          «Donne, siate soggette ai vostri mariti, come conviene, nel Signore; e voi mariti, amate le vostre mogli e non le amareggiate.

          «Figliuoli, obbedite ai genitori in tutto, perché così piace al Signore; genitori non irritate i vostri figliuoli, chè non si perdano di animo.

          «Servi, obbedite in ogni cosa a chi, secondo la carne, vi è padrone, non servendo agli occhi come per piacere agli uomini, ma con semplicità di cuore per timore di Dio» (Col. 3, 12-22).

 

          Il Papa Leone XIII spiega: santificarci e santificare la; famiglia.

          «Allorché giunse il tempo fissato dai suoi decreti per il compimento della grande opera dell'umano riscatto che i secoli da tempo attendevano, il Dio della misericordia ne dispose in tal guisa l'ordine e l'economia, che gl'inizi di quest'opera offrissero al mondo l'augusto spettacolo di una famiglia divinamente costituita, nella quale tutti gli uomini potessero contemplare l'esemplare più perfetto della società domestica e di ogni virtù e santità. Tale fu infatti questa famiglia di Nazaret, in cui, prima di irradiare su tutte le nazioni lo splendore della sua piena luce, il sole di giustizia, cioè il Cristo Dio nostro Salvatore, dimorò nascosto con la Vergine Sua Madre e con Giuseppe, uomo santissimo e che ricopriva verso Gesù, l'ufficio di Padre.

          Quanto alle mutue prove di amore, alla santità di costumi, all’esercizio della pietà nella società familiare e nelle relazioni abituali di quelli che vivono sotto un medesimo tetto, non si può, senza verun dubbio, celebrare alcuna virtù che non rifulgesse in sommo grado in questa

 


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sacra Famiglia, destinata a divenire il modello in tutte le altre. E la Provvidenza la stabilì così nel Suo disegno pieno di bontà, perché tutti i cristiani di qualsiasi condizione o patria, possano facilmente, se la riguardano con attenzione, avere l'esempio di ogni virtù e un invito a praticarla».

 

 




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