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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
LOTTE E VITTORIE
Maria è la difesa della Chiesa. «Turris Davidica, Turris eburnea»1 è chiamata nelle Litanie. Molte volte salvò la insidiata vita del Cristo mistico, la Chiesa; come con Giuseppe salvò dall'empio Erode la vita del Bambino Gesù. Gesù fu segno di contraddizione in vita; molto amato e molto odiato; finché venne crocifisso. Ugualmente succede della Chiesa. Di secolo in secolo, sempre nuovi Erodi e nuovi Pilati e Caifa le hanno teso insidie o hanno mosso continui assalti. La Vergine sempre la rese vincitrice. Gesù infatti non promise alla Chiesa perpetua pace, ma perpetua vittoria. Sempre Maria schiaccia la testa al nemico: «Et portae inferi non praevalebunt adversus eam»2.
Narra San Matteo che essendo partiti i Magi dopo aver adorato il Bambino, Erode, geloso, s'insospettì grandemente di essere stato deluso. Aveva sperato che i Magi sarebbero tornati a riferirgli se e dove avevano trovato il nato Re dei Giudei. Ma i Magi, avvertiti in sogno,
tornarono al loro paese per altra via. Erode, allora, decise la strage dei bambini sotto i due anni, di Betlemme e dintorni. Ma l'Angelo del Signore apparve a Giuseppe di notte e gli disse: «Alzati, prendi il Bambino e la Madre e fuggi in Egitto; e rimani là finché ti avviserò. Poiché Erode cerca di uccidere il Bambino».
Giuseppe con Maria ed il Bambino partirono immediatamente. La Tradizione e l'Arte amano di rappresentarci Giuseppe che guida l'asinello, Maria seduta sulla groppa tenendo fra le braccia, riparato dal freddo, il Bambino; in viaggio di esilio verso l'Egitto. Lasciano la terra nativa, con tutte le comodità che poteva offrire. Vanno in un paese tradizionalmente ostile agli Ebrei; per fermarsi un tempo indefinito; senza poter prevedere come potranno sostenersi e vivere. Si tratta di salvare la vita a Gesù; non si può esitare. La persecuzione è ingiusta; a Dio non mancavano mezzi per sventare i tristi disegni di Erode; perché Dio fugge dinanzi ad un uomo? Questi ragionamenti sono umani: «I pensieri di Dio non sono i pensieri nostri; le vie di Dio non sono le vie degli uomini» dice la Scrittura.
La Vergine benedetta non fece considerazioni umane; conosceva la sua missione: Dare, preparare e conservare il Bambino, l'Ostia per il Sacrificio. E questa secondo le vie segnate dalla divina Provvidenza.
S. Giovanni Crisostomo scrive: «Che Gesù Cristo fuggisse non fu timore, ma mistero; fu libera disposizione, non pericolo per il Creatore; fu virtù divina, non debolezza umana. Non fuggì per timore della morte, essendo autore della vita; bensì per dare la vita al mondo. Ma
essendo nato per morire, perché sfuggire alla morte? Gesù Cristo ci avrebbe privati del Suo ministero di salvezza se fosse morto nell'infanzia. Veniva infatti per edificarci con i Suoi esempi, darci i Suoi precetti, predicare il Suo Vangelo di salvezza».
Questo non si sarebbe avuto se il Bambino fosse stato vittima di Erode.
Maria è la Missionaria.
S. Tommaso domanda: «Perché scegliere l'Egitto a preferenza di altra regione?». E risponde: Perché è cosa tutta propria di Dio ricordarsi nell'ira della Sua misericordia. Il Signore era indignato contro l'Egitto perché esso aveva perseguitato il popolo eletto: ed ora si vendica in modo divino; recandosi proprio a visitare, per i primi, gli Egiziani allo scopo di illuminarli; comunicare loro i Suoi tesori celesti.
La presenza della Sacra Famiglia portò infatti benedizioni a quella regione. Dice S. Giovanni Crisostomo: «Come la visita di Maria alla casa di Elisabetta santificò tutta quella famiglia, così la visita all'Egitto santificò tutta la regione». Dopo la discesa dello Spirito Santo, l'Egitto fu evangelizzato da S. Marco, e divenne una terra di santi: S. Atanasio, S. Cirillo, S. Caterina, S. Apollonia. I deserti si popolarono di migliaia di eremiti; tra essi S. Paolo e S. Antonio.