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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
L’OPERA DI MARIA
In primo luogo: richiama gli erranti. Le migliori conversioni non sono quelle che avvengono sul letto di morte, sono invece quelle seguite da una vita veramente cristiana, riparatrice; o, meglio ancora, da una vita di apostolato, come quello di Matteo, Pietro, Paolo, Agostino, Margherita da Cortona. Molte volte nella vita ho visto giovani perdute mutare condotta, diventare buone madri; uomini viziosi cambiarsi in padri esemplari; giovinetti caduti nel peccato farsi sacerdoti e religiosi ferventi; anime che, dopo la loro consacrazione a Dio, molto avevano deviato, mutare condotta e diventare zelanti; ho visto anche dei persecutori come Paolo, farsi
apostoli: scrittori, pittori, artisti; empi, farsi voce di Dio e della Chiesa; persone che sprecavano la vita in leggerezze e disordini come San Francesco di Assisi, riparare con una vita edificante. Uomini disonesti farsi esemplari; uomini avari diventare benefici, uomini ambiziosi cambiati in umili seguaci della croce. In tutti questi casi ho costatato la mano di Maria; così come quando troviamo un fanciullo sappiamo che è al mondo perché vi fu una donna che divenne mamma sua. Maria Egiziaca lasciò per intercessione della SS.ma Vergine una vita di disordini per salire alle più alte vette della santità. Un giorno vedendo molte persone recarsi per la festa della S. Croce a Gerusalemme, si unì al pio pellegrinaggio; il suo cuore non era retto. Giunta alla porta del Tempio, nell'atto di entrarvi, si sentì respinta da una forza invisibile; ritentò più volte, ma inutilmente. Illuminata allora interiormente da luce celeste, entrò in se stessa, si sentì umiliata. Alzando gli occhi al cielo per invocare pietà, i suoi sguardi s'incontrarono con una bella immagine di Maria che pareva fissarla con pietoso invito. Pregò la Vergine, le domandò di entrare nel Tempio per confessarsi; poi si ritirò in una solitudine ove si preparò al Paradiso, con diciassette anni di penitenza e pie elevazioni. S. Ignazio di Loiola, convertito, divenne il Fondatore dell'ammirabile Compagnia di Gesù, che opera immenso bene nel mondo. Così S. Camillo de Lellis. Gioverà molto leggere i libri recenti su Maria e i grandi convertiti».
Maria inoltre riconcilia col Figlio suo peccatori morenti.
Sul Calvario due malfattori stavano crocifissi
ai lati del Divin Salvatore. Là Gesù e Maria operarono la prima conquista strappando un'anima al demonio nell'ultimo momento: uno dei due ladroni si pentì, pregò Gesù, fu assicurato del Paradiso vicinissimo. Maria pregava ed offriva le pene sue e del Figlio; Gesù accoglieva e perdonava il morente Era il principio di quello che ogni giorno si ripete tante volte. In morte Maria si fa più premurosa per i figli che corrono grave pericolo di diventare per sempre preda del demonio.
Fra le cause esterne della conversione del buon ladrone, due ve ne sono ritenute piamente da alcuni autori:
1) l'ombra di Gesù cade sul buon ladrone;
2) la presenza di Maria tra la croce del Figlio e quella del ladrone che si convertì.
Le ricorda A. Salmeron (Comm. in Evang. historiam t. IX, tract. 40), e le abbraccia A. Spinello (De Virginis Beatissimae Deiparae laudibus praeclarissimis)4, il quale dice: «In eadem Christi umbra dextrorsum protensa, conversionem latronis a dextris pendentis tam insignem, tam celerem profectam fuisse, pie contemplari possumus; si enim umbra sancti Petri Apostolorum Principis (Act. 5,15) corpore aegrotos pristinae restituebat valetudini, quanto efficaciorem existimabimus Christi Domini umbram ad latronem eiusdem supplicii consortem ab animi aegritudine, et peccatorum sordibus liberandum, cui etiam praesto erat Mater Sanctissima inter Filium et latronem media; ut mirandum non sit eum tantae mediatricis praecibus adjutum resipuisse, et ita perfecte ad Christum conversum»5.