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Giacomo Alberione, SSP
Maria Regina degli Apostoli

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AMICI DEI PECCATORI

 

          Un rosario, una medaglia della Madonna, pie novene, penitenze per la salvezza di infermi ostinati, quante volte hanno ottenuto da questa Madre veri prodigi! «Prega per noi, adesso e nell'ora della nostra morte».

          Dice S. Bernardo: «Abbiamo in cielo una Regina che è anche Madre; un'Avvocata alla quale il Redentore nulla può negare: è il Rifugio dei peccatori; ispira la più grande confidenza; ella è tutto il fondamento della mia speranza».

          Inoltre: La Vergine benedetta esercita l'apostolato nel Purgatorio. E' la più potente Mediatrice di quelle anime.

          S. Giovanni Vianney, Curato d'Ars, era un grande amico dei peccatori e delle anime purganti. Molti peccatori ostinati e disperati, per la sua opera si riconciliavano con Dio. Egli ebbe dal Signore anche doni straordinari: vedeva l'occulto.

          Una pia signora andò da lui raccontando come suo marito era morto per un colpo al cuore, senza confessarsi. In vita mai aveva praticato la religione. Piangeva, pensandolo perduto. Ma il Santo, raccoltosi un momento, le rispose: «Suffragate l'anima di vostro marito che attende dal Purgatorio. Voi non mi avete detto che vostro marito vi aiutava nel raccogliere fiori, farne mazzetti per portarli alla Madonna. Maria, per un così semplice ossequio, gli impetrò in morte il pentimento e la salvezza. Suffragate la sua anima».

          La Vergine comparendo ai tre pastorelli a

 


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Fátima, chiedeva sempre preghiere e penitenze per i peccatori.

          Il Beato Pallotti, apostolo di Roma, quando si recava presso i moribondi, camminava recitando il rosario. S. Clemente Hofbauer, apostolo di Vienna, attribuiva a Maria le grandi conversioni operate fra i peccatori e moribondi. Egli prima di trattare con loro, recitava e faceva recitare la terza parte del rosario.

          S. Alfonso de' Liguori diceva che fra tutte le prediche dei Padri Redentoristi, la più fruttuosa era quella sulla misericordia di Maria.

          Un santo Vescovo elogiava spesso i Padri del Beato Pallotti per le molte conversioni operate nei corsi di Esercizi Spirituali; e soggiungeva sorridendo: Essi hanno a disposizione ed ai loro ordini la Vergine: Ella fa quello che essi chiedono (Levezou de Vesins).

          Nel 1836 la SS. Vergine operò una così importante conversione che fu l'occasione per cui nacque la Confraternita del S. Cuore di Maria per la conversione dei peccatori.

          La Parrocchia di Nostra Signora delle Vittorie, nonostante le fatiche dello zelante parroco, dava frutti assai scarsi: soltanto poche donne frequentavano i Sacramenti, mentre il resto della popolazione, esclusivamente occupata in cose materiali e dannose, camminava a grandi passi nella via della perdizione. Su di essa però vegliava la Madre divina e, giunto il tempo propizio, volle far mostra della sua misericordia e tenerezza materna. La mattina del 3 dicembre 1836, il parroco, cominciando il S. Sacrificio della Messa, si sentì oppresso da un forte scoraggiamento: gli parvero inutili tutte le fatiche e gli sembrò

 


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bene abbandonare ogni cosa. Ma, giunto al Canone, dopo aver invocato l'aiuto del Signore e della Vergine SS., sentì risuonarsi nell'anima queste parole: «Consacra la tua parrocchia al Santissimo Immacolato Cuore di Maria»; in quell'istante gli ritornarono quasi per incanto la serenità e la pace. Terminata la Messa, stese uno Statuto, lo sottopose all'approvazione dell'Arcivescovo, ed inaugurò la Confraternita del S. Cuore di Maria per la conversione dei peccatori. Alla inaugurazione il Parroco attendeva cinquanta persone e ne vide cinquecento. Si operarono molte conversioni ed in breve quella popolazione divenne ferventissima.

          La Compagnia del S. Cuore di Maria per la conversione dei peccatori, si estese anche ad altre Chiese, ed al presente è sparsa in quasi tutto il mondo.

          Così la Beata Vergine portando ogni giorno cuori pentiti al suo Divin Figlio e ottenendo a tutti grazie e perdono, disimpegna la nobile missione di Rifugio dei peccatori.

          Gli intimi di Maria quali soavi ed accese parole sanno dire sulla sua misericordia per impedire che la disperazione s'impadronisca di cuori che hanno troppo abusato della divina misericordia, con nera ingratitudine a Dio, con ostinazione, coprendosi di fango!

          In molti casi sembra di vedere in Dio solo la giustizia: non ci rimane che Maria.

          La sicurezza con cui l'uomo di azione parla della Madre celeste, rifugio dei peccatori, apre il cuore alla speranza.

 

 




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