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Giacomo Alberione, SSP Maria Regina degli Apostoli IntraText CT - Lettura del testo |
SIATE PERRFETTI
«La vita si muta con la morte, non si distrugge». L'anima buona, prima ospitata nel corpo, viene ospitata nella casa celeste. Modo molto diverso di vivere, ma uguale la vita; vita soprannaturale ed eterna; vita del vero figlio di Dio per adozione continuazione del medesimo apostolato.
S. Luigi, che spargeva il profumo della purezza, in cielo protegge l'innocenza.
S. Teresina che sulla terra pregava e soffriva per i Missionari, è ora dal cielo «Compatrona delle Missioni». S. Tommaso d'Aquino suscita ed illumina gli studiosi di cose sacre.
Maria fu l'Apostola sulla terra; ora è l'Apostola in cielo. Sulla terra fece l'apostolato più completo; in cielo compie un apostolato universale. Potrebbe ella dimenticare i figli che le vennero raccomandati da Gesù morente?
Prima parte del suo Apostolato: togliere il male; schiacciare il demonio; seconda: mettere il bene far vivere Gesù Cristo.
E tra i mali, primissimo: l'errore, l'eresia; poi il vizio; quindi il falso culto.
Si comprende come la Chiesa canti con gioia: «Godi, o Vergine Maria, poiché hai estinto ogni eresia nel mondo». Pregheremo per l'unità di fede tra i cristiani: «Ut omnes errantes ad unitatem fidei... perducere digneris»1.
Il Papa Leone XIII nell'Enciclica «Adiutricem» scrive: «Dopo che Maria fu assunta in cielo, secondo i divini disegni, cominciò a proteggere la Chiesa e soccorrere tutti come Madre sollecita. Secondo il suo illimitato potere, divenne la dispensiera delle grazie, di modo che, come fu Ministra del mistero della Redenzione, così perennemente è Ministra nella distribuzione dei frutti di essa. Così Maria in cielo continua il suo apostolato che è il più fecondo e potente di quello di tutti gli altri santi.
Il maggior dono è la fede, fondamento e radice di ogni merito. Senza di essa è impossibile piacere a Dio. La fede è «accessus ad Deum»: il primo passo verso Dio. Ed è impossibile piacere a Dio senza di essa. «La vita eterna è questa: che gli uomini conoscano Dio e Colui che da Dio fu mandato: Gesù Cristo».
Maria impetra, distribuisce, difende questo dono. Come ella sta al principio di questo dono, così sta alla difesa contro ogni assalto. Il demonio non muove assalto più grave, ostinato, insidioso, fondamentale contro la Chiesa, istituita e acquistata dal sangue del Suo divin Figlio. Tutto sta qui: O si crede a Dio, o si crede
a Satana. Eva credette a Satana: ecco ogni rovina. Maria credette a Dio che parlava in Gabriele: ecco la salvezza. Dice la Chiesa nella sua Liturgia: «Poiché hai creduto all'Angelo Gabriele, generasti nella verginità l'Uomo-Dio, e rimanesti vergine sempre». Il senso di queste parole sta qui: l'Incarnazione del Verbo è il fondamento della Dottrina Cristiana: ed è la ragione per cui dobbiamo credere. Venne Dio ad ammaestrare gli uomini nel Figlio Suo: «Novissime locutus est nobis in Filio»2. Maria fu la prima a credere alla Incarnazione: E' la grande, la prima Fedele; non solo in ordine di dignità, perfezione e merito, ma anche in ordine di tempo. Vennero dopo S. Elisabetta, S. Giuseppe, i pastori. Ella introdusse nel mondo la fede cristiana, dalla quale ogni salvezza: «Beata te che hai creduto» le disse S. Elisabetta Perciò tutto si adempì: il Figlio di Dio vestì la umana natura, divenne il nostro Maestro, il nostro Sacerdote, il nostro Re. E chi non vi crede è anatema; cioè escluso, tagliato fuori da quella corrente di benedizioni che ha la centrale a Nazaret, funzionò dal 25 marzo e arriva a distribuire luce, energia, vitalità a tutti quelli che si collegano ad essa nella Chiesa.
Il demonio taglia i fili per impedire questa corrente: semina eresie, rompe soprattutto la unità di fede. I Giansenisti cancellarono dal loro Breviario il verso sopra riferito. La prima eresia del mondo è quella di Satana: «Sarete simili a Dio». Molti filosofi e letterati di ogni tempo furono illusi nel loro orgoglio da simile insinuazione del demonio, sino a credere alla dea Ragione. Distaccati da Gesù, da Maria, dalla Chiesa,
vagarono nelle tenebre e per ogni via senza arrivare alla luce. Peggiori e più infelici tra essi, sono gli eretici. Scoppiando le eresie sempre si verificò un intervento di Maria. L'eresia è il demonio; Maria gli schiaccia la testa. Secondo un buon autore di teologia dogmatica, si deve attribuire a Maria l'estinzione di ogni eresia in due maniere: oggettivamente e soggettivamente.