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Giacomo Alberione, SSP
Maria Regina degli Apostoli

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APOSTOLATI NUOVI

 

          Una santa rivoluzione insegna dunque Maria. Pensate ai tre fecondi apostolati: stampa, cine, radio. Il Papa ci chiamò:

          1) Il Santo Padre Pio XI scrive in merito nella Enciclica «Divini illius Magistri»2:

          «Ai nostri tempi si fa necessaria una più estesa ed accurata vigilanza quanto più sono cresciute le occasioni di naufragio morale e religioso... segnatamente nei libri empi o licenziosi (molti dei quali diabolicamente diffusi a vil prezzo), dagli spettacoli del cinematografo ed ora anche nelle audizioni radiofoniche; le quali moltiplicano e facilitano per così dire, ogni sorta di letture come il cinematografo ogni sorta di spettacoli.

          «Il problema della necessità di questi nuovi ed urgenti apostolati, ha già suscitato, fra i cattolici di ogni parte, un lodevole fermento di pensiero e di azione. I risultati sono già consolanti e molto c'è ancora da ripromettersi. La voce della Chiesa che è Maestra e Modello di ogni apostolato, e i vari bisogni della società, indicheranno i mezzi adatti e le forme convenienti perché “la parola di Dio si propaghi e sia glorificata”».

 


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          Il Santo Padre Pio XII, parlando ai giornalisti degli Stati Uniti ricorda il dovere di diffondere sempre la verità con la parola scritta e parlata:

          «Un editore, scrittore o conferenziere che sia conscio della sua elevata vocazione e delle responsabilità annesse, è sempre memore dell'obbligo che egli ha verso le migliaia e i milioni di persone che possono essere fortemente influenzate dalle sue parole, di dar loro la verità, null'altro che la verità per quanto egli è riuscito ad accertarla.

          «Ma che dobbiamo dire della falsità deliberata e della calunnia? " Il Signore odia la lingua menzognera come pure le mani che spargono sangue innocente: ed ogni uomo giusto detesta una parola menzognera " (Prov. 6, 17; 13, 5). La calunnia è fornita di piedi veloci, come voi sapete, specialmente sia detto, a vergogna dei colpevoli, quando è diretta contro la Religione ed i campioni delle più rigide esigenze della moralità cristiana; il diniego e la difesa della vittima spesso non sono ascoltati o tutt'al più possono trovare un angoletto dopo una settimana o circa nella pagina interna di un giornale.

          «I membri di tale professione che non esitano ad imbrattare le loro pagine o a corrompere l'atmosfera con la falsità, arrecano un grande svantaggio ai loro simili; essi dirigono un colpo mortale allo spirito dei figli dello stesso Padre celeste e mettono la pace delle nazioni in un serio pericolo. Se la competente autorità civile, quando la necessità lo richiede, non riesce a frenare una tale licenza, la società civile ne sconterà senza dubbio la pena.

 


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          «Il mondo trema, oggi, nel contemplare la massa di calamità da cui è stato schiacciato. La causa di tutto ciò non potrebbe essere la corrente di errori e di false massime morali propagate dalla parola scritta o parlata di uomini superbi ed ambiziosi? Possa Dio rafforzarvi nel vostro proposito di servire la vostra professione ed i vostri simili in una maniera degna; possa Egli aiutarvi a contribuire alla santificazione della famiglia e alla difesa dei fondamenti morali della società umana».

 

          2) «Tutti sanno – afferma Pio XI nella «Vigilanti cura»3 – quanto danno producono le cattive cinematografie nelle anime. Esse divengono occasioni al peccato: inducono i giovani nella via del male perché sono la glorificazione delle passioni; espongono sotto una falsa luce la vita: offuscano gli ideali, distruggono il puro amore, il rispetto per il matrimonio, l'affetto per la famiglia. Possono altresì creare facilmente pregiudizi tra gli individui e dissidi tra le nazioni, tra le classi sociali, fra le intere razze».

          «Le buone rappresentazioni – continua il Papa – possono esercitare un'influenza profondamente moralizzatrice su coloro che le vedono. Oltre a ricreare, possono suscitare nobili ideali di vita, diffondere preziose nozioni, presentare la verità e le virtù sotto una forma attraente, creare, o per lo meno favorire, una comprensione tra le nazioni e le classi sociali, promuovere la causa della giustizia, ridestare il richiamo della virtù e contribuire quale aiuto positivo al miglioramento morale e sociale del mondo».

          Ad un gruppo di esponenti della Cinematografia Pio XII dice:

 


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          «E' quindi su di voi, signori, e sugli altri colleghi di professione, che incombe la non leggera responsabilità di salvaguardare e difendere lo schermo dagli uomini di poca coscienza, che potrebbero desiderare di servirsene per propagare mezze verità, per dare una sproporzionata e irragionevole preminenza a certi dettagli, appena toccando od omettendo gli altri, cosicché coloro che vedono le pellicole, saranno necessariamente condotti a conclusioni false e forse disastrose per la concordia che dovrebbe regnare fra tutti i membri della cara famiglia umana».

          E, a proposito di una scena cinematografica, aggiunge:

          «A volte viene da chiedersi se i dirigenti delle industrie cinematografiche valutano appieno la vasta potenza che essi hanno d'influenzare la vita sociale sia nella famiglia o nelle più estese comunità cittadine. Gli occhi e le orecchie sono come spaziose strade che conducono direttamente all'anima dell'uomo, ed essi sono spalancati senza esserne invitati, dagli stessi spettatori dei vostri film.

          «Che cos'è quello che entra dallo schermo negli intimi recessi della mente dove il fondo di sapere della gioventù cresce e le norme ed i motivi dell'agire che modelleranno il carattere definitivo sono formati ed acuiti? E' qualche cosa che contribuirà a farne dei cittadini migliori, industriosi, amanti della legge, timorati di Dio, che trovano la loro gioia e ricreazione nel piacere e nel sollievo sano? S. Paolo apprezzava Menandro, antico poeta greco, quando scriveva ai fedeli della sua Chiesa a Corinto, che “i cattivi discorsi corrompono i buoni costumi” (I

 


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Cor. 15, 33). Ciò che era vero allora, non è meno vero oggi, perché la natura umana non cambia molto coi secoli. E se è vero, come certamente è, che i cattivi discorsi corrompono i costumi, quanto più efficacemente non sono essi corrotti dai cattivi discorsi, quando questi sono accompagnati da una condotta dipinta al vivo, la quale si prende beffa delle leggi di Dio e della decenza. Oh! l'immenso cumulo di bene che può essere prodotto dalla cinematografia! Ecco perché lo spirito cattivo, sempre così attivo nel mondo, vuole pervertire questo strumento per i suoi scopi empi».

 

          3) La parola del S. Padre Pio XII ad esponenti della radio, riportata a pag. 156.

 

 




2 “(Rappresentanti in terra) di quel Divino Maestro”.



3 “Con cura vigilante”.




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