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Giacomo Alberione, SSP
Maria Regina degli Apostoli

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LA CULTURA CRISTIANA

 

          Maria è per natura essenzialmente apostola. Venne per dare Gesù, per portare la via alle anime, per essere Mediatrice, Distributrice della grazia. Scoronandola di questa aureola, cesserebbe la sua ragione di essere; sarebbe distruggerla. Gesù è Apostolo perché: «Venni, affinché ricevano la vita». Maria venne per portarci la Vita-Cristo.

          E' apostola: nelle Profezie, nella vita, nel cielo.

          Stabilire il culto mariano è mettere la Vergine nell'esercizio del suo apostolato verso la umanità e gl'individui; verso la società civile e verso la Chiesa; rispetto al Regno di Dio ed alla Sua gloria. Maria stabilita in una sede compie proporzionatamente ed invisibilmente quanto avvenne in Francia per le apparizioni a Lourdes; nel Messico per Guadalupe; nel Portogallo per le apparizioni a Fátima; in Argentina per la Vergine di Lujan e in Brasile per N. Signora Aparecida.

 


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          Un grande bisogno della Chiesa intendo raccomandare in ogni Messa al Maestro Divino con l'intercessione della Regina Apostolorum: l'alta cultura religiosa. Le classi dirigenti, i professionisti, le persone cosiddette istruite oggi vivono in una spaventosa ignoranza della scienza più alta e più necessaria. Nel Concordato tra l'Italia e la S. Sede, l'istruzione religiosa viene considerata come la base e la corona di tutta l'istruzione scolastica. Questo è dare il suo posto alla scienza sacra. Nel mondo in generale però, si è scavato un abisso tra ragione e fede; tra dottrina cristiana e cultura civile. Si verifica spesso che proprio chi è più progredito nelle lettere e nelle scienze, manca della conoscenza delle verità più elementari: sono degli ignoranti supini circa i problemi più vitali. Uomini insipienti, che pure la fate da maestri in tante buone cose; studiate tanto per una vita che potrà come massimo durare cento anni; e per essa non risparmiate tempo e fatiche; mentre per una vita che non finirà (non dura soltanto cento miliardi di secoli!) non spendete cinque minuti della vostra giornata. Eppure la scienza divina è la più degna dell'uomo, la scienza indispensabile, la massima ricchezza.

          Sarebbe grande apostolato evangelizzare queste classi; ma quasi sempre gli sforzi cozzano contro la barriera insormontabile dell'orgoglio umano; gonfi del loro sapere, disprezzano l'umile sebbene altissima dottrina cristiana. Vi è però una via che può condurre a buon termine: Maria.

          Le aberrazioni degli intellettuali, dei filosofi, dei sociologi, dei letterati, dipendono dall'aver abbandonato la via della verità: la verità è Gesù

 


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Cristo; la via a Gesù Cristo è Maria. Maria è la Sede della sapienza: e si vorrebbe invece trovarla dove non è? Maria è Madre del buon consiglio: e si vorrebbe essere guidati da un cieco? Maria è colei «ex qua lux est orta»: da cui venne la luce. Non è lei la luce ma l'aurora che la porta, è la luna che la riflette. Abbiamo però tanti filosofi, sociologi, letterati, intellettuali, divoti ammiratori, figli di Maria: essi hanno creato la filosofia perenne, la sociologia cristiana, una letteratura formativa, un intellettualismo elevato e profondo. Perché una scienza superficiale allontana da Dio; una scienza profonda avvicina a Dio; poiché Dio è la sapienza stessa.

 

 




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