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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
III. – Come fare la confessione sulla pietà.
La confessione devesi considerare come mezzo di progresso.
La confessione devesi considerare come mezzo di progresso. Che essa tolga il peccato in avvenire è chiaro: infatti, il rimedio essenziale e sacramentale contro il peccato è quello istituito da Gesù Cristo: la confessione: «Ite, ostendite vos sacerdotibus»13, e restarono risanati ed in buona salute. Ma essa è anche gran mezzo per vincere le passioni, domarle sempre più e, frenate, farle servire al bene, allo zelo: i torrenti devastatori delle spiagge e delle campagne, arginati considerevolmente, irrigheranno le campagne, si cambieranno in forza per l'industria, saranno sorgenti di energia e di luce elettrica per gli uomini e le città.
Nelle confessioni, anzi, troviamo la grazia sacramentale che sarà forza ad
esercitare le
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virtù opposte ai vizi nostri: il freddo aspiri, diverrà fervoroso; il superbo desideri, diverrà umile; l’avaro proponga, avrà spirito di povertà; il pigro detesti, diverrà attivo, energico; l’iracondo si umilii, diverrà mite. «Ogni giorno progredirò un tantino; in ogni confessione darò conto se nella settimana ebbi attività ed ho camminato innanzi nella virtù, di pari passo col progresso degli anni»; ecco le risoluzioni di un cuore fervente. Gesù «proficiebat sapientia, et aetate, et gratia»14; e noi saremmo degni di Lui se, con gli anni, si confermassero o rinforzassero le inclinazioni cattive?
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