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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
b) Ma, tu non sai pregare! insiste il demonio.
b) Ma, tu non sai pregare!
insiste il demonio. Alcuno alle
volte si lamenta che non sa pregare. Come! Non sapete pregare! Questo proviene
dal fatto che voi non pregate; pregate, e voi saprete pregare; e quanto più
pregherete, tanto più saprete pregare; nessuno diventa sapiente nella
preghiera, se non a
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misura che prega: pregando spesso, s'impara a pregare.
Ma che cosa dirai tu al Signore? Che parole userai? insinua ancora il demonio. Che dirai? Griderai, gemerai, «clamabit ad me»11, guarderai il tabernacolo con occhio supplichevole.
Il Pater, che è la più ricca, la
più perfetta di tutte le preghiere; il Pater,
che racchiude in sé tutte le altre preghiere, è una preghiera non lunga e da
tutti conosciuta... Qual fu la preghiera del cieco? Signore, fate che io vegga! «Domine, ut videam!»12. Qual fu
la preghiera del pubblicano? Signore, siatemi propizio, perché io sono un
peccatore: «Deus, propitius esto mihi peccatori»13. Qual fu la preghiera degli
Apostoli in pericolo di naufragare? Signore, salvaci, perché andiamo perduti! «Domine, salva nos, perimus!»14. Qual fu la preghiera del centurione? Signore, io non
son degno che voi entriate in casa mia, ma dite una sola parola, ed il mio
servo sarà salvo: «Domine, non sum dignus ut intres sub tectum
meum: sed tantum dic verbo, et sanabitur puer meus»15.
Qual fu la preghiera del buon ladrone sulla croce? Signore,
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ricordatevi di me quando sarete giunto nel vostro regno: «Domine, memento mei cum veneris in regnum tuum»16. Tutte queste preghiere sono brevi, facilissime e furono tutte esaudite immediatamente.