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Sac. Giacomo Alberione, Primo Maestro della Pia Società San Paolo Oportet orare IntraText CT - Lettura del testo |
Giorno III.
Meditazione I. — FERVOROSO E TIEPIDO AL GIUDIZIO UNIVERSALE
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SACRA SCRITTURA
Il giudizio finale
Gesù disse ai suoi discepoli: – Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo, – chi legge vi ponga mente – allora chi sarà in Giudea fugga ai monti, chi sulla terrazza non scenda a prendere qualche cosa di casa sua, e chi è nel campo non torni a prendersi la veste. E guai alle donne gravide e allattanti in quei giorni.
Pregate che la vostra fuga non debba venir d'inverno o di sabato; perché allora la tribolazione sarà grande, quale non fu dal principio del mondo fino ad ora, né mai sarà. E se non fossero abbreviati quei giorni, non scamperebbe anima viva; ma saranno accorciati in grazia degli eletti.
Allora se uno dirà: ecco qui, ecco là il Cristo, non date retta: perché sorgeranno dei falsi cristi e dei falsi profeti che faranno miracoli grandi e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l'ho predetto.
Se adunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non vi andate: ecco, è dentro
in casa, non date retta; perché come il lampo esce da levante e guizza
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fino a ponente, così pure sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dovunque sarà il corpo, quivi s'aduneranno le aquile. Or subito dopo la tribolazione di quei giorni, s'oscurerà il sole, la luna non darà più la sua luce, e cadranno le stelle dal cielo, e le potenze dei cieli tremeranno.
Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo, e piangeranno tutte le nazioni della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venir sulle nubi del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi Angeli che a grande voce raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un'estremità all'altra dei cieli.
Dal fico imparate la similitudine. Quando il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, sapete vicina l'estate. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose sappiate che egli è alle porte.
In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che ciò avvenga. Il cielo e la terra passeranno: ma le mie parole non passeranno.
(Matt. XXIV, 15-35)
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Abbiamo considerato la morte santa di un fervente cristiano, religioso,
sacerdote. Raccoglie in morte quello che ha seminato in vita: «Quae enim seminaverit homo, haec et metet. Quoniam qui seminat in carne
sua, de carne et metet corruptionem: qui autem seminat in spiritu, de spiritu
metet vitam aeternam»1. «Si
raccoglie forse dell'uva dalle spine? o dei
fichi dai triboli? Così ogni albero buono dà buoni frutti, ed ogni albero
cattivo dà frutti cattivi. Non può l'albero buono dar frutti cattivi,
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né l'albero cattivo dar frutti buoni»2.
La pianta buona dà frutti buoni, frutti di vita eterna; mentre «omnis arbor quae non facit fructum bonum, excidetur et in ignem mittetur»3. Sulla terra devono vivere insieme i buoni e i cattivi, gli eletti e i riprovati, il buon grano ed il loglio; ma venuto che sia il tempo della messe, il padrone dirà ai mietitori: «Raccogliete prima il loglio e legatelo in fasci, per bruciarlo; il grano, poi, riponetelo nel mio granaio»4. «Sic erit in consummatione saeculi: exibunt angeli, et separabunt malos de medio justorum, et mittent eos in caminum ignis: ibi erit fletus et stridor dentium»5.
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Consideriamo ora il giudizio universale. Vedremo: 1) la preparazione; 2) lo svolgimento; 3) la sentenza finale.
Due sono i giudizi: a) Il giudizio particolare: «Statutum est hominibus semel mori, post hoc autem judicium»6. Subito dopo la morte ognuno subirà tale giudizio; la sua sorte eterna sarà fissata: o sempre salvo o sempre dannato.
b) Il giudizio universale che spetta a tutto
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il mondo alla fine, quando sarà già compiuto il numero degli eletti. Questo giudizio è destinato a far risplendere davanti al mondo la giustizia con cui Dio ha governato tutte le cose; la sapienza, la bontà, la misericordia di Gesù Cristo; le virtù dei Santi; a premiare, non solo tutto il bene, ma anche le rette intenzioni dei buoni nel loro operare, ed a svelare i propositi dei persecutori di Gesù Cristo e della sua Chiesa; a svergognare i peccatori, gli operatori d'iniquità, i nemici di Dio e delle anime giuste.